CICLISMO

La maglia rosa compie 90 anni: storia di un’icona del ciclismo

Tanti i corridori in questa edizione del 2021 che proveranno a conquistare la storica casacca

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Sarà un Giro d’Italia nel segno (neanche a dirlo) della maglia rosa. A maggior ragione in questa edizione, quella del 2021, durante la quale si celebrano i 90 anni dell’iconica casacca che dal 1931 è stata indossata da 254 corridori. Simbolo del ciclismo professionistico, la maglia rosa venne introdotta con l’idea di risaltare il corridore al comando della classifica generale, per dare modo agli spettatori di distinguerlo tra tutti gli altri. Il primo a indossarla fu il mantovano Learco Guerra.

Quella che verrà indossata nel 2021 avrà i nomi dei vincitori tono su tono all’interno delle fasce trofeo in evidenza. Inoltre, una frase della Divina Commedia di Dante Alighieri, scelta tra quelle più significative, "Disposto a salire a le stelle", sarà impressa all’interno del colletto. Chi veste questa maglia entra nella storia del ciclismo e indossa i nomi dei vincitori precedenti che lo avvolgono proprio come nel Trofeo Senza Fine. Un vero omaggio ai 90 anni della maglia rosa che si fa notare con un logo dorato sulla parte superiore della schiena, abbinato alla zip dorata e ai simboli del trofeo presenti sulle maniche.

Non viene celebrato solo il passato con questa divisa. La nuova maglia rosa è stata sviluppata nella galleria del vento per assicurarne l’aerodinamicità, senza compromettere leggerezza e traspirabilità. Insieme al produttore di tessuti Sitip, sono stati utilizzati filati riciclati al 100% per ridurre l’impatto ambientale di una maglia che celebra il passato mentre guardando al futuro.

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