Grinta, attenzione, palloni rubati: questa Nazionale sembra la prima Juve di Conte
Grinta, furore, pressing, occasioni da gol, attenzione spasmodica ad ogni dettaglio e settore del campo. La superiorità dell'Italia di Conte nell'ottavo di finale contro la Spagna è stata evidente per tutti ed ora è suggellata anche dalle statistiche che arrivano dalla Uefa: gli Azzurri hanno corso 7,8 chilometri più degli spagnoli (Giaccherini ha sfiorato i 13 km) e hanno rubato 50 palloni contro i 42 degli avversari.
Questi numeri (anche Parolo, De Sciglio, Pellè e Chiellini sopra gli 11 km percorsi) sono il simbolo del successo di Antonio Conte, che sta dimostrando che è possibile dare un'identità tecnica e tattica ad un gruppo anche se si allena una nazionale e si hanno pochi giorni a disposizione.
Questa Italia è lo specchio del carattere e delle idee calcistiche del suo allenatore, per cui l'aspetto fisico è fondamentale: il duro lavoro fatto prima a Coverciano e poi a Montpellier sta dando i frutti sperati, contro la Spagna gli Azzurri hanno tenuto un ritmo altissimo togliendo campo ai maestri del tiqui-taca e correndo per 117,8 chilometri contro i 110 degli avversari. Tradotto significa che ogni giocatore azzurro, in media, si è fatto l'intero campo circa 8 volte in più rispetto a uno spagnolo: un dato che sottolinea lo spirito di sacrificio alla base dell'impresa.