Il ct: "Il Belgio ha grandi qualità e pochi punti deboli. Farà parlare di sè"
Ha il volto tirato, ma la voce è misurata. Non tradisce troppa emozione Antonio Conte. Piuttosto sembra uno che cerchi la giusta concentrazione prima di sfogare la rabbia agonistica in campo. Per questo riprende le parole di Wilmots, il ct del Belgio, per spiegare che "ci auguriamo che sia una bella partita con 46 guerrieri in campo". Da non sottovalutare il numero: lo ha detto e lo ribadisce, 23 giocatori che saranno tutti importanti. Il gruppo, sopra ogni cosa. Of course. "Abbiamo cercato di fare le cose nel migliore dei modi - dice Conte -. Sono soddisfatto. Ora sarà importante utilizzare bene la testa".
Rieccolo il diktat della concentrazione, il marchio di fabbrica di Conte. Che fosse un martello, il ct, lo si sapeva e lo ripetono tutti da giorni. E allora, preparate le gambe, ecco che il punto diventa testa, testa, testa. E nessuna paura. La squadra è preparata, ha studiato gli avversari in ogni modo, ora non resta che scendere il campo e giocarsela. Sapendo, come ricorda, che "il Belgio ha pochi punti deboli, è un'ottima squadra che può far parlare di sé in questa competizione".
E ancora: "Le prime partite stanno rispettando i pronostici. Domani mi aspetto una gara tra due squadre votate al gioco. Tecnica, tattica e fisico saranno fondamentali". Tanto poi, come incalza Buffon, l'importante è "che i giocatori con qualità superiore si esprimano al meglio e i giovani osino". Perché l'altro diktat, questa volta del capitano, è "non avere rimpianti. E' questo che vorrei". "Per noi - continua - è un momento nel quale essere incudine, ma non ci sentiamo vittime sacrificali. Il verdetto lo darà il campo".
Resta il tempo per la domanda da fare cui nessun allenatore risponde: "La formazione? La vedrete domani alle 21. Abbiamo terminato lapreparazione, c'è grande emozione ed è inutilenasconderlo". Già. Ma adesso è solo il tempo di mettere ogni sentimento sul campo.