E' rimasta coinvolta negli scontri di Marsiglia: "Trattatati come animali"
Notte di paura anche per la moglie di Jamie Vardy che è rimasta coinvolta nei gravi incidenti tra i tifosi inglesi e russi. La signora Rebekah, consorte dell'attaccante del Leicester non ha trovato altre parole, definendo "terribile" la notte di Marsiglia. Secondo quanto pubblica il sito online belga 'The Morgen', la signora Vardy è rimasta "profondamente sconvolta", raccontando che i tifosi "sono stati affrontati senza alcuna ragione con gas lacrimogeni, fermati e trattati come animali. Tutto questo è scioccante", con chiaro riferimento a quella parte di pubblico inglese non coinvolto negli incidenti. Mentre il marito cominciava la partita contro la Russia in panchina, 'Becky' ha attraversato le porte dell'inferno.
"Posso raccontare quello che i miei occhi hanno visto. Naturalmente non posso parlare di quello che non ho visto, ma di quello che io stessa ho sperimentato. E' stato orribile e del tutto fuori dal controllo". "Hanno chiuso gi ingressi, in modo che i tifosi non potessero uscire, poi ci hanno attaccato con i gas lacrimogeni", ha raccontato la donna. Dopo l'1-1 i tifosi inglesi sono stati attaccati da quelli russi, centinaia di persone sono fuggite e scavalcato le recinzioni, in cerca di una via di fuga, mentre gli steward cercavano di stroncare sul nascere gli scontri".