SPAGNA

Spagna, Luis Enrique: "Sono un leader, ma non scendo in campo"

Il ct delle Furie Rosse: "Nessuna rivincita con l'Italia, c'è un grande obiettivo"

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Tutto pronto in casa Spagna per la semifinale di Euro 2020. "La gara di domani è una grande occasione - ha spiegato il ct Luis Enrique -. Davanti c'è un grande obiettivo e dovremo essere al cento per cento". "Non cerco alcuna rivincita con l'Italia - ha aggiunto -. Sono andato via per una mia decisione, la Roma voleva che rimanessi in società". 

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"'L'Italia è un paese che mi piace tanto, cerco sempre di visitarla: è bello giocare contro l'Italia, ci giocheremo anche a ottobre, in Nations League - ha continuato -. Per me è sempre un piacere". "Dieci anni fa eravamo più giovani ma cercavo di fare calcio propositivo allora e ora altrettanto, è la mia identità - ha proseguito -. Se domani vinciamo sarà una grande cosa per noi ma se dovesse farlo l'Italia, in modo giusto, tiferò per l'Italia in finale".

"Voglio dar valore a questo passaggio del turno - ha aggiunto il ct della Spagna -. E' impossibile sottovalutare l'occasione, anche se questa nazionale non è molto esperta". "Dovremo limare i nostri difetti per creare un buono spirito di gruppo. La fame è sinonimo di voglia di fare qualcosa di importante", ha proseguito. "Ho sempre sentito supporto da parte della dirigenza, è un piacere poter rappresentare la Spagna in quanto ct come è stato in quanto giocatore - ha continuato Luis Enrique -. Ho un contratto fino alla fine del Mondiale, sento il supporto di tutti".

"Spetta agli altri giudicare il mio operato, sono tranquillo sul mio lavoro, cerco di dare sempre il 100%, sono circondato da ottimi professionisti, ho questa fortuna", ha aggiunto. "C'è stato ricambio di giocatori che cambiano a prescindere da nome e società per le quali giocano - ha precisato -. E' sempre quel che ho provato a fare da quando sono ct della Nazionale spagnola". "Sono un leader ma non scendo in campo, quelli importanti per le vittorie sono i ragazzi che giocano, che scendono in campo - ha continuato il ct -. Ce ne sono tanti in gruppo, la difficoltà è pressare, fare gol, stare attenti ai movimenti degli avversari e abbiamo tanti giocatori che sanno fare queste cose. Se dovessimo andare in finale sarebbe per merito loro".

Poi qualche battuta sulle condizioni della squadra. "Laporte non si è allenato ieri ma ha semplicemente recuperato. Ha preferito recuperare, ma sono tutti a disposizione - ha spiegato -. Sarabia no, non ha fatto questa trasferta. Tutti stanno bene e vogliono essere in campo domani sera".

Quanto al gioco dell'Italia, Luis Enrique ha le idee chiare. "Siamo tra i leader come possesso ma anche loro vogliono dominare il gioco - ha spiegato il ct della Spagna -. E' la prima battaglia da vincere in campo, loro sono bravi anche in non possesso e lo si è visto durante il torneo". "Si trovano a loro agio con la palla, se dovessimo fare un altro gioco potremmo adattarci ma preferiremmo avere più possesso palla", ha aggiunto. "Chiellini e Bonucci sono due giocatori importanti, con esperienza, ma non scelgo l'undici in base a chi gioca di loro. Sono concentrato su cosa facciamo noi in campo - ha concluso -. E' chiaro, mi piacerebbe che ci fosse Leonardo Spinazzola ma più giocatori bravi ci sono in campo e meglio è per il calcio in generale".

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