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NAZIONALE

Vent'anni da incubo: per l'Italia il Mondiale è diventato una montagna troppo alta da scalare

Dal trionfo del 2006 sembra passato un secolo: da allora solo delusioni nella competizione più importante

di Andrea Cocchi
18 Nov 2025 - 09:23

Con la Spagna virtualmente qualificata sono 7 su 8 le squadre che hanno conquistato la coppa del mondo a essere sicure di un posto al prossimo Mondiale. Indovinate chi manca. Esatto, quella che passerà dai playoff per la terza volta consecutiva. Sperando che vada meglio delle ultime due. Sono passati vent'anni da quel 2006 e dal trionfo di Berlino. Da allora l'Italia al Mondiale ha disputato solo 6 partite, visto che è uscita al primo turno sia nel 2010 che nel 2014 e gli altri due li ha visti in tv. 

Ora il tormentone giornalistico dominante è quello che grida dai giornali il sorpasso del tennis al calcio. E' come se tutto il talento si fosse trasferito dalle scarpe con i tacchetti alle racchette. Ci sta, fa parte dei cicli della vita e dello sport. Ci sta meno essere sprofondati in questo modo in vent'anni. Magari sarà stato un rito voodoo di Domenech, il ct della Francia battuta ai rigori nella finale di Berlino, sulla falsariga dello staff della Repubblica Democratica del Congo, secondo le accuse della Nigeria. Scherzi a parte, comunque, viene spontaneo chiedersi perché tutte le grandi che hanno alzato al cielo la Coppa più bella, dalla versione del 1974 a quella precedente chiamata Rimet, vadano al Mondiale direttamente mentre gli azzurri siano abbonati ai playoff.

L'appuntamento iridato per Nazioni non ammette intrusi: 22 edizioni disputate e solo 8 squadre campioni. Diverso, per esempio, quello che avviene negli Europei, che si sono giocati 17 volte con 10 diverse Nazionali capaci di vincerli. E' toccato, per esempio anche a Urss, Cecoslovacchia, Danimarca, Grecia e Portogallo. I Mondiali, invece, in quasi cento anni, sono stati conquistati solo da Uruguay, Italia, Germania (prima Ovest e poi unita), Brasile, Inghilterra, Argentina, Francia e Spagna. La coppa del mondo, insomma, non ammette intrusi e rispetta la tradizione. Perlomeno nel resto del mondo, da noi inizia a essere diverso. Se dovessimo fallire anche questa volta (e ogni gesto scaramantico è ammesso), riusciremmo a battere il record di anni di assenza dalla rassegna iridata di una Nazionale che l'abbia conquistata almeno una volta. E allora sarebbe inevitabile, visto che la città del Texas è una delle sedi mondiali, poter affermare senza ombra di dubbio: "Houston, abbiamo un problema".