Villans rivelazione della Premier
È un po’ come una hit dei tempi andati, un pezzone da serata revival, quello che non ti aspetti ma alle prime note accende la memoria. Quella di chi va dai quaranta a cinquant’anni soprattutto, ex ragazzi per i quali Aston Villa è un tuffo in un passato di coppe al mercoledì in diretta tv rigorosamente in chiaro – pleonastico: canone a parte, mica lo si pagava il calcio in televisione allora – con il verde del prato che affaticava l’occhio fisso sul tvcolor anche quando i campi erano fangosi (a proposito: ne vedete più, a certi livelli, di campi fangosi?) e l’effetto era quello di una tuta mimetica insensatamente sgargiante.
Ecco, l’Aston Villa che ha iniziato la Premier 2020-2021 con quattro vittorie su quattro – ha sepolto sotto il macigno di sette gol persino il Liverpool – e si trova appena dietro l’Everton di Ancelotti fa proprio questo effetto, e allora tanto vale sciogliere immediatamente qualsiasi entusiasmo superficiale, perché i Villans non sono lì per rimanerci. Non per molto, e non così in alto di certo: il mensile britannico FourFourTwo, nella sua tradizionale season preview, ha pronosticato per i claret and blue un diciottesimo posto, che significherebbe retrocessione, anche perché la squadra è stata rinforzata, senza essere stravolta, con ragazzi che sembrano soprattutto scommesse, magari non a rischio ma nemmeno dal rendimento sicuro.