Un argentino alla guida di una Babele dove il capitano e la stella sono due brasiliani. È uno scenario surrealista quello in cui si è visto catapultato Mauricio Pochettino dopo la decisione del Paris Saint Germain di puntare su di lui dopo aver esonerato Thomas Tuchel. E se ci sofferma sul fatto che a scegliere il tecnico nativo di Murphy, nella profonda provincia argentina di Santa Fe, sia stato un brasiliano come Leonardo, il quadro assume dei connotati ancora più surreali, almeno a prima vista. Ma l’arrivo di uno degli allenatori che più è riuscito a smentire l’assioma secondo il quale si è grandi solo vincendo, rappresenta senza dubbio un test importante, più per lui che per la società parigina.
Dal Paraná alla Senna
Dal torbido corso fluviale del Paraná, che bagna Rosario, città dove è nato come calciatore, Pochettino è arrivato alla più scintillante e acchitata Senna, da sempre punto nevralgico di quella Parigi che nel calcio cerca ancora un’affermazione assoluta. Sarà stata la finale di Champions League raggiunta nel maggio del 2019 con il Tottenham o il suo modo di approcciare le partite, ma l’impressione è che il 48enne argentino si sia guadagnato sul campo la possibilità di dirigere finalmente una squadra attrezzata per dominare.
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