Perché Zaccagni ci piace così tanto?

È un uomo di strappi e ultimo passaggio

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Mattia Zaccagni è in maniera quasi unanime il migliore (facciamo uno dei migliori tre così non si scandalizza nessuno) giocatore del campionato italiano fino a oggi. Lo attesta la stagione del Verona, che tanto si poggia su di lui, la convocazione in Nazionale da parte di Roberto Mancini, i nomi di tutte le squadre che in Italia e all’estero lo cercano, facendone impennare il prezzo.

Ma prima di tutto, cosa piace così tanto di Zaccagni? Partiamo dalla dimensione tecnica. È davvero molto bravo nel condurre il pallone in corsa. E oggi questa caratteristica è molto apprezzata dagli allenatori. Avere un conduttore che sappia tenere o addirittura aumentare la velocità portando palla è il modo più semplice per disordinare le line verticali e orizzontali di difesa avversaria, posizionate in modo da coprire senza problemi tutte le linee di corsa e le traiettorie che si possono dare al pallone. Pensate ai danni che i vari Sancho, Grealish, Benzema, Martial, De Bruyne e tanti altri campioni fanno in conduzione palla. Intorno ai loro movimenti gli attacchi si sviluppano e creano spesso situazioni pericolose. Tanto è vero che la conduzione in velocità con la palla è così desiderata che per i top team italiani è tornato in auge anche Berardi, bravo nel saper fare questo lavoro e ormai considerato fuori dalle grandi rotte marittime del calcio italiano.

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