Liberato, inizia la sua parabola discendente
4 giugno 2012, Bauchi, Nigeria
“Dio ci ha dato la vittoria lanciando un attacco suicida contro una chiesa del quartiere di Yelwa, nella città di Bauchi”
Comunicato di Boko Haram, gruppo terroristico islamico, dopo la strage in chiesa di quindici persone nel nord est della stato africano, uno degli attentati che colpiscono i cristiani da quando Boko venne fondato nel 2004 da Ustaz Mohammed Yusuf, ucciso nel 2009 durante un tentativo di evasione dal carcere. La Nigeria è un detonatore, si sentono grida ovunque, è una mattanza lontana, dolorosa, andare in chiesa diventa un pericolo mortale.
9 giugno 2012, ore 9.12, Warri, Nigeria
La gente arriva piano per la messa, c’è timore per quello che è successo pochi giorni prima ma la fede precede la vita, è sabato e ogni giorno è giorno del Signore; nel 1997 la suddivisione della zona tra le varie etnie aveva provocato forti tensioni tra gli Itsekiri e gli Ijaw, ci furono centinaia di morti e gli impianti della Shell occupati, quella stessa Shell accusata di aver fatto impiccare nel 1994, assieme ad altri, lo scrittore e attivista Kenule Beeson Saro-Wiwa dopo un ridicolo processo. Lo scrittore combatteva i danni ambientali provocati dall’estrazione del petrolio della ditta anglo – olandese (che patteggiò la condanna, ammettendo indirettamente il suo coinvolgimento nell’omicidio) e riuscì a bloccare, con l’aiuto di migliaia di persone, la produzione di greggio della Shell oltre a denunciare il sistema di corruzione del feroce regime di Abacha.