LA CONFERENZA

Nazionale, Mancini: "Balotelli? Lo convocherò solo quando meriterà"

"Contro Bosnia e Armenia non stravolgerò l'Italia. Belotti e Immobile sono attaccanti simili"

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Bosnia e Armenia per chiudere il cammino di qualificazione a Euro 2020 e migliorare il ranking, diventando testa di serie all'Europeo. L'Italia di Mancini è pronta a confermarsi, sperimentando qualcosa di nuovo nel frattempo: "Non stravolgeremo la squadra, ho chiamato i ragazzi che volevamo valutare". Ma non Balotelli: "A Mario voglio bene, ma se lo convoco dev'essere per ragioni tecniche, lo chiamerò quando se lo meriterà".

Prima la trasferta in Bosnia e poi la partita di chiusura contro l'Armenia a Palermo, ma Mancini ha le idee chiare: "Non avremo grandi occasioni per vederci fino a marzo prossimo, per questo non stravolgeremo la squadra e ho chiamato quei ragazzi che volevamo vedere. Bisogna capire quali sono le motivazioni di Balotelli e credo sia più importante chiamare chi se lo merita, e lo farò se ci sarà occasione in futuro. Se verrà riconvocato è perché starà facendo bene e non per altre questioni". Fuori dalla lista anche Kean: "Ha ancora un turno di squalifica da scontare e ci stiamo coordinando anche con l'Under 21 a cui avevamo lasciato Tonali, che poi abbiamo dovuto richiamare. Kean non sta giocando con continuità all'Everton e speriamo possa farlo presto, avrà tempo per poterci essere all'Europeo come gli altri".

All'Europeo ci sarà il discorso Var da tenere in considerazione, ma sulla questione arbitrale Roberto Mancini è netto: "Noi siamo la nazione delle polemiche, ci piace farla nel dopopartita e riusciremmo a trovare qualcosa anche quando la partita è andata liscia. Il Var ha migliorato certe situazioni, la maggior parte delle cose, anche se ci sono situazioni da migliorare e velocizzare. Le regole si stravolgono e cambiano ogni anno, gli arbitri sono in difficoltà".

Il campionato di Serie A sta anche proponendo diverse situazioni, specialmente a Roma con Florenzi fuori dalle rotazioni e Mancini in grande spolvero da centrocampista. Mancini osserva tutto, ma ha le idee chiare: "Florenzi non è un problema, vuol dire che sarà più riposato e fresco sia per queste partite che per l'Europeo. Sa fare diversi ruoli e sa giocare a calcio. Mancini può andare bene a centrocampo, ma per quanto ci riguarda è un difensore. Zaniolo deve conquistarsi tutto, deve crescere ancora molto".

Tra i giocatori sottotono ci sono Chiesa e Bernardeschi: "Intanto giocano, che è sempre una cosa positiva. Avranno momenti migliori e Chiesa, come Insigne, giocherà". Sul centravanti: "Belotti e Immobile sono le nostre punte, giocheranno una partita a testa perché per ora il 4-3-3 è consolidato, ma non è detto che non possano giocare insieme anche se si somigliano molto". Le novità però saranno Orsolini, Cistana e Castrovilli: "A parte Orsolini che ha già giocato un Europeo U21, possiamo farci un'idea migliore sui ragazzi vedendoli in ritiro piuttosto che vederli la domenica. Li abbiamo seguiti molto in questi mesi. Orsolini ha qualità, Cistana è un profilo molto importante e molto giovane, come Castrovilli. Stanno facendo bene e noi guardiamo anche oltre l'Europeo, dobbiamo capire cosa ci possono dare anche sul lungo periodo.  Magari la prossima volta chiamiamo altri".

Contro Bosnia e Armenia la Nazionale avrà l'occasione per migliorare ancora: "Siamo già qualificati - ha continuato il ct -, ma dobbiamo fare meglio certe situazioni di gioco. La Bosnia giocherà al 200% e sarà un buon test per cercare di vincere". 

Sulle parole di Conte di sfogo e sulla poca esperienza di Sensi e Barella: "Non so cosa sia successo, perché Conte ha detto questo. Barella e Sensi sono importanti, giocano in Nazionale, sono ottimi. Poi non avranno l'esperienza di chi gioca da 10 anni in Champions League. Con noi hanno giocato ottime partite, hanno molte possibilità di migliorare"

Infine un commento sull'episodio tra Ronaldo e Sarri: "Adesso non conosco l'episodio in sé, ho solo letto cosa può essere successo ieri, non so se corrisponda a realtà. I calciatori devono avere rispetto per allenatore e compagni di squadra, poi alle volte si può avere un comportamento non in linea. Può capitare. Chiederà scusa e passerà".

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