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Nazionale, ct Mancini: "In Serie A giocano pochi italiani. Spiace vedere Balotelli così"

Il ct azzurro: "La mia selezione è un giusto mix tra giocatori giovani ed esperti"

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Una Nazionale ben amalgamata tra giocatori giovani ed esperti. Questo è l'obiettivo del ct dell'Italia Roberto Mancini che, però, si aspetta qualche talento più in mostra dal campionato: "In Serie A giocano pochi giovani italiani, in generale credo che solo il 30% dei giocatori sia italiano. Credo che bisogna avere fiducia nei giovani e dalla Fiorentina allo Zenit penso di essere l'allenatore che ha fatto debuttare più ragazzi". Lo stesso Mancini ha esordito a 16 anni: "Mi è rimasta dentro questa cosa, però avevamo bisogno anche dei giocatori esperti".

Questo è il progetto per l'Italia verso l'Europeo, una Nazionale maggiore che con i risultati e il gioco ha saputo riavvicinare i tifosi dopo la delusione del Mondiale 2018 non disputato: "Quando ho preso in mano la selezione - ha commentato il ct Mancini - c'era bisogno di qualcosa di diverso, anche dando fiducia a quei giovani calciatori che non giocavano coi club, ma che noi abbiamo pensato potessero essere il futuro del nostro calcio. Per ora siamo stati fortunati".

Un occhio all'osso duro della Nazionale però non manca mai: "C'è bisogno dei giocatori esperti in grado di dare una mano, siamo orgogliosi di aver costruito un gruppo che gioca e sta bene insieme". Gruppo di cui non fa parte Mario Balotelli, una scommessa persa del ct azzurro: "Mi dispiace molto vederlo così perché a 30 anni sarebbe stato nel pieno della maturità tecnica e calcistica. Mi dispiace che non trovi squadra perché le sue qualità sarebbero state utili alla Nazionale, io gli voglio bene e spero sempre che gli accada qualcosa di bello".

Quello di SuperMario però non è un caso isolato in azzurro: "In Italia ci sono stati tanti giocatori di talento che non sono riusciti a diventare campioni - ha concluso Mancini -. Bisogna capire che giocare a calcio è una fortuna, perché si fa di un gioco da bambini un lavoro. Le occasioni vanno sfruttate perché la carriera del calciatore dura poco e quando smetti sei ancora giovanissimo per la vita".

In ogni caso Roberto Mancini guarda con fiducia al prossimo Europeo: "Manca da tanti anni all'Italia, se migliorassimo ancora in questi mesi possiamo giocarcela - ha detto il ct azzurro, ospite di Tuttosport e Corriere dello Sport - anche se Francia e Spagna sono forti, sono temibili. Il gruppo sarà più o meno questo, credo che Zaniolo riuscirà ad essere a disposizione".

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