Il difensore bianconero: "Chiellini ci mancherà, lo aspettiamo". E su Emre Can glissa: "Non so bene cosa sia successo"
Leonardo Bonucci si divide tra Nazionale e Juventus. Con un minimo comune denominatore che accomuna le due squadre, l'infortunio di Giorgio Chiellini. "L'ho sentito carico per questa nuova sfida, lui è un pilastro della Juve e dell'Italia. Ci mancherà, non c'è dubbio: ha esperienza, carisma, leadeship, capacità di gestire le partite nei momenti difficili. Lo aspettiamo a braccia aperte. Io e lui siamo diversi, ognuno ha il suo carattere. Mi conoscete: io cerco di dare una buona dose di fame, energia e adrenalina. Cercherò di fare meno danni possibili...”.
Si parte dalla Nazionale: "Sono felice di stare qui, ci aspettano due partite importanti. Contro l'Armenia ricordo due partite difficili nel 2012 e 2013: all'andata vincemmo negli ultimi minuti, il pareggio a Napoli ci compromise la possibilità di essere testa di serie al Mondiale. Quest'anno ha fatto un risultato importante in Grecia e anche domani sarà una gara difficile".
L'avversario da tenere d'occhio sarà Henrikh Mkhitaryan, ultimo colpo di mercato della Roma: "Ha fatto un grande acquisto, Mkhitaryan è giocatore importante di livello internazionale, ci siamo affrontati diverse volte ed è stato il primo giocatore che ho marcato in Champions League, quando giocava allo Shakhtar Donetsk. La Serie A è un campionato difficile ma sono sicuro che si adatterà e farà bene".
Si passa alla Juve: "Non so bene cosa sia successo con Emre Can, in questo caso la comunicazione è molto importante. Io ora mi dedico alla Nazionale, ho l'obbligo di essere da esempio". Ed è parlando degli azzurri che sembra dare un consiglio anche ai compagni bianconeri lo dà: "C'è una nuova mentalità con il tecnico e si è vista. Ho sempre detto che nei tornei lunghi tende a vincere la difesa più forte, la cosa più importante è rendersi conto che bisogna cominciare a difendere e attaccante in undici. Così, mentre il portiere comincia l'azione d'attacco da dietro, l'attaccante deve aiutare in difesa".
Una battuta anche sul caso Lukaku, beccato dai buu a Cagliari: "Ci sono i mezzi per prendere i colpevoli e non farli entrare negli stadi, ma non succede solo in Italia. Il razzismo è una piaga debellata. Il comunicato degli ultrà dell'Inter? Non l'ho letto".