Nono appuntamento per la MotoGP sul circuito Bugatti di Le Mans. Otto punti separano il leader Quaratararo dal suo sfidante Mir.
di Stefano Gatti
Linea verde contro "vecchia" guardia: è uno scontro generazionale, quello che si prepara al Gran Premio di Francia. E più ancora il tanto atteso snodo di un campionato fin qui vissuto nel dubbio tra stagione aperta ed incerta oppure al di sotto della media, orfana del pilota che più di tutti ha saputo alzare l'asticella: Marc Marquez, naturalmente. Prima di lanciarsi sullo storico tracciato francese però, i piloti della MotoGP affrontano un'altra incombenza.
Deviazione necessaria e straordinari "in corso" per titolari e collaudatori delle Case impegnate nel Mondiale. Due giorni di test sul tracciato portoghese di Portimao che, il prossimo 22 novembre, ospiterà l'ultimo appuntamento di una stagione che, causa pandemia, l'Organizzatore ha messo insieme... abbondando con le prove in terra di Spagna e nella penisola iberica, appunto. Dopo Le Mans infatti, il Motomondiale farà infatti tappa ad Aragon e Valencia (entrambe doubleheader) e poi appunto a Portimao. Il test alla scoperta dei 4,6 chilometri del circuito dell'Algarve (che tra due weekend sarà "inaugurato"dalla Formula Uno) è aperto nella prima giornata sia ai piloti titolari (per ovvie ragioni in sella a supebikes stradali) che ai collaudatori (con le MotoGP), mentre nella giornata di giovedì saranno questi ultimi a proseguire il test. In pista tra gli altri Jorge Lorenzo con la Yamaha, Dani Pedrosa con la KTM, Michele Pirro con la Ducati e Sylvain Guintoli con la Suzuki. Oltre a Stefan Bradl (che sostituisce Marc Marquez in gara) ed ai due piloti Aprilia Aleix Espargarò che poi lasceranno spazio a Lorenzo Savadori.
A Le Mans intanto un weekend da "dentro o fuori" per un Mondiale tuttora aperto ad un numero di candidati decisamente superiore alla media delle ultime stagioni "marquez-dipendenti". Lanciatissimo da un trend decente che lo ha visto quattro volte sul podio negli ultimi cinque GP, Joan Mir ha raggiunto con il secondo posto di Barcellona "quota 100" (punti iridati) e annusa la preda Quartararo: proprio colui che in Catalogna è riuscito a ritrovare la strada per il gradino più alto del podio a due mei di distanza valla doppietta di inizio stagione a Jerez de la Frontera. Negando proprio al suo più diretto inseguitore la gioia del primo successo nella Premier Class: uno stimolo in più per Mir, distante solo otto punti dalla vetta.
La tappa transalpina di questa stagione a "trazione iberica" concede a Maverick Vinales (terzo con 90 punti) e ad Andrea Dovizioso (quarto con 84) la possibilità di rimettere in pista le rispettive chances iridate, per poi magari far valere la loro maggiore esperienze nella volata finale della stagione. Ad entrambi però corre (letteralmente) l'obbligo di fare centro nel nono GP stagionale. Che, scorrendo la classifica, rappresenta un po' l'ultima chiamata per Franco Morbidelli (77 punti) e Jack Miller (75). Tempo ormai scaduto per Valentino Rossi (58 punti, finito fuori dalla top ten dopo il doppio zero di Misano-2 e Barcelona) ma il Dottore punta a mettere finalmente a segno il 200esimo podio della carriera, un explot che Valentino quest'anno ha realizzato solo nel GP dell'Andalusia di Jerez.