Finali finite, adesso tocca alla Juve: ci siamo, Sarri torna in Italia

L'attesa per sciogliere il rebus panchina è agli sgoccioli: il tecnico prescelto pronto a ratificare l'accordo con il presidente Agnelli

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Finite. Giocate. Vinte e perse. Il tempo delle finali europee è scaduto: godono Liverpool e Chelsea, piangono Tottenham e Arsenal. Bene, adesso tocca alla Juve. Sì, perchè la dead-line ora è tracciata: il momento di alzare il velo e scoprire il volto del nuovo allenatore bianconero è arrivato. Sui social c'è chi ancora gioca al toto-tecnico e tra un presunto avvistamento e una supposta indiscrezione nessuno dei tanti nomi fatti viene lasciato cadere. Ma tra un Guardiola e un Pochettino, buoni solo per chi gioca in borsa o ama il depistaggio, la realtà dice (anzi, ribadisce) che per la panchina bianconera il prescelto era e resta Maurizio Sarri.

Che sia o non sia già in Italia (non a Palazzo Parigi a Milano, come invece un presunto avvistamento voleva lasciar intendere) poco conta: il tecnico del Chelsea (perché ancora tale è) ha fatto quel che doveva tramite l'agente Fali Ramadani che ne ha trattato l'uscita dai Blues con la signora dei conti di Roman Abramovich, la potente e temuta Marina Granovskaia, e ora attende. Attende il via libera del magnate russo e il rientro di Fabio Paratici da Capri: poi si incontrerà con il ds bianconero e ratificherà l'accordo già raggiunto. Quando? Presto, entro 24/48 ore. Salvo clamorose sorprese che, social permettendo, continuiamo a voler escludere. Perché Sarri alla Juve non è una fake-news: il suo arrivo in Italia (o meglio, il suo ritirono) è una realtà.

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