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Inter, dal vertice Marotta-Zhang buone notizie per Inzaghi: i big non si toccano

Rassicurazioni per il tecnico nerazzurro: a meno di proposte indecente, la rosa non verrà toccata

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© inter.it

Inzaghi non ha alcuna voglia di scherzare. Marotta e Ausilio tanto meno. Ma soprattutto, hanno voglia di mantenere la "promessa" fatta al tecnico dell'Inter: nessuna rivoluzione, nessuna cessione pesante a meno di due settimane dalla fine del mercato. Posizioni chiare, ribadite alla proprietà in un summit avvenuto ieri che, a meno di offerte clamorose, potrebbe aver sancito la sicura permanenza di Skriniar. Cautela e condizionali sono d'obbligo (ma valgono per l'Inter come per ogni altra squadra italiana in questo momento) ma anche l'ultimo rilancio del Psg di cui si parla da qualche ora dovrebbe essere destinato a scontrarsi con il no di Zhang: a 60/65 milioni lo slovacco non si muove, solo una offerta clamorosa (superiore agli 85 milioni) potrebbe cambiare la situazione. Insomma, un modo per stroncare ogni velleità dei parigini, detto poi che la volontà del giocatore è quella di restare - convintamente - in nerazzurro. 

Il management nerazzurro, incassati circa 40 milioni dalle cessioni estive, avrebbero dunque convinto Zhang non a rinunciare al +60 mln di attivo ritenuto necessario dal presidente nerazzurro ma a posticipare la "scadenza" a giugno 2023: indebolire in questo momento la squadra - il concetto espresso con fermezza - avrebbe inevitabili ripercussioni non solo dal punto di vista sportivo.

Ma chiudere il mercato in uscita, non significa aprirlo  - o riaprirlo - in entrata. O per lo meno, dal vertice di ieri Marotta e Ausilio non sono usciti con un extra-budget tra le mani. E quindi per il difensore centrale che possa andare a completare la rosa sostituendo numericamente Ranocchia non c'è al momento disponibilità di spesa. Tradotto, Akanij è lontano, a meno che il Borussia Dortmund nelle ultime ore del mercato non decida di abbassare fin quasi ad azzerare le proprie pretese. Opzione remota, se non impossibile, che riporta in primo piano la pista Acerbi, la più percorribile stante la situazione delle casse nerazzurre. Sullo sfondo, molto sullo sfondo, Tanganga e Chalobah.

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