Venti secondi interminabili per Romain Grosjean all'interno del suo abitacolo avvolto dalle fiamme. Il francese della Haas li ha raccontati così: "Attorno a me ho iniziato a vedere solo il colore arancione delle fiamme e mi è venuto in mente l`incidente di Niki Lauda. Dovevo uscire di lì per i miei bambini". Poi 8 secondi per uscire dal rogo: "Sono passati 28 secondi, ma a me sono sembrati molto di più. Anche perché ho provato tre volte ad uscire dall`abitacolo. Sono ovviamente contento di essere vivo dopo un incidente così. Ora vorrei riuscire a correre ad Abu Dhabi per salutare la F1 in maniera diversa ma anche per me stesso, per capire se sono ancora in grado di correre. Non l`avrei mai detto, ma sarei contento anche di tagliare il traguardo in ventesima posizione".
Grosjean non vuole parlare di miracolo: "Più che un miracolo si è trattato di un concorso di circostanze che sono andate tutte nella giusta direzione. Senza l`Halo di sicuro non sarei qui. Evidentemente Jules Bianchi non aveva voglia di vedermi lassù. Per me è come se fossi rinato domenica. L`incidente mi ha marchiato a vita".
Grosjean, terrore a Sakhir
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