FORMULA 1

Ferrari a caccia della Racing Point per il terzo posto tra i Costruttori: miraggio nel deserto?

Sergio Perez e la Racing Point nel mirino di Charles Leclerc e della Ferrari nel tris di Gran Premi che chiude il Mondiale in Bahrein e ad Abu Dhabi.

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Nel doppio appuntamento del Bahrein ed in quello finale di Abu Dhabi di metà dicembre la Ferrari insegue il terzo posto nel Mondiale Costruttori, saldamente nelle mani della Racing Point: un regalo di Natale per i propri tifosi ma soprattutto una buona base di partenza per il riscatto da mettere in pista nel 2021 con... destinazione 2022. Missione complicata, secondo il DS di Maranello Laurent Mekies che intanto guarda al futuro.

Il ritorno sul podio grazie al terzo posto di Sebastian Vettel nel GP di Turchia tre mesi e mezzo dopo quello di Charles Leclerc a Silverstone-uno ha permesso alla Ferrari di dare continuità (e sostanza) alla crescita ferrarista nella seconda parte del Mondiale. Il finale di campionato nell'area del Golfo offre agli uomini in rosso la possibilità di nobilitare il bilancio 2020 sia nel Mondiale Piloti che in quello Costruttori. In entrambe le graduatorie la preda è... vestita di rosa. Leclerc (97 punti) si trova a tre sole lunghezze dal quarto posto occupato attualmente da Sergio Perez (cento punti tondi tondi, appunto) e ne difende uno solo di vantaggio su Daniel Ricciardo (96). Un "triello" apertissimo per il massimo obbiettivo stagionale di tutti e tre. E sono ancora Racing Point, Ferrari e Renault (con l'aggiunta della McLaren) a sfidarsi per la terza piazza Costruttori. Quattro squadre racchiuse in 24 punti: dai 154 della Racing Point ai 130 della Ferrari, con McLaren (149) e Renault (136)  più avanti dei Maranello nella caccia alle "Mercedes rosa". Dopo aver guidato la Ferrari al miglior risultato stagionale ad Istanbul, il Direttore Sportivo Laurent Mekies lancia la sfida.

 

“Sarà la fine anomala di una stagione assolutamente anomala e, per noi, molto difficile. L’obbiettivo è prolungare il trend evidenziato nelle ultime cinque gare, che ci ha visto recuperare un po’ di terreno in termini di competitività rispetto soprattutto a quelli che quest’anno sono i nostri avversari diretti.

Da un punto di vista organizzativo che problemi pone una tripletta, per di più fuori Europa?

“Prima di tutto c’è la sicurezza della squadra. Dobbiamo fare il massimo per mettere tutti nella miglior condizione di lavoro possibile, considerato il gravoso impegno sostenuto finora, con quattordici gare disputate in quattro mesi. Sarà fondamentale il lavoro fatto 'da remoto' a Maranello: ogni singolo dettaglio che può aiutare a migliorare la prestazione sarà importante, sia per finire bene questo campionato sia per affinare le nostre metodologie di lavoro per l’anno prossimo”.

 La stagione in pista non si esaurirà con il Gran Premio di Abu Dhabi ma vivrà un’appendice due giorni dopo sullo stesso tracciato con lo Young Drivers Test...

“Prima di tutto lasciatemi dire un bravo a tutti i ragazzi della Ferrari Driver Academy, che stanno raccogliendo risultati importantissimi in questa stagione. Tre di loro – Mick Schumacher, Callum Ilott e Robert Shwartzman – saranno impegnati al volante, oltre ad Antonio Fuoco, che guiderà per noi con l’obiettivo di affinare il lavoro di correlazione fra la pista e il simulatore. Riteniamo che Mick, Callum e Robert abbiano tutte le caratteristiche per ben figurare in Formula 1 e stiamo mettendo a punto un programma di crescita che permetta loro di giocarsi al meglio le rispettive chances".  

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