Il brasiliano è diventato il quinto giocatore della retroguardia: altro che playmaker
Si è sbloccato Milik, alleluja alleluja, e adesso il Napoli può contare sui gol del bomber finora assente. Aspettando di vederlo finalmente con la continuità che non ha mai avuto, Ancelotti preferisce tenere sotto controllo soprattutto la retroguardia. E i risultati sono arrivati immediati, grazie a un rendimento che ha portato a essere la squadra tra le migliori d’Europa in quanto a gol subiti: soltanto tre gol nelle ultime 8 partite, tra campionato e Coppa. Il merito va equamente diviso con il portiere, il giovanissimo Alex Meret, che anche sabato sera ha evitato agli azzurri di subire gol nella fase migliore dell’avversario. E’ su quelle parate dell’ex portiere della Spal che il Napoli ha costruito il successo firmato in doppia copia con i gol di Milik, ma è con lo spostamento di un calciatore in campo, che il Napoli ha messo la difesa in tenuta stagna. Si tratta di Allan, il nazionale brasiliano che Ancelotti sta facendo giocare in maniera diversa rispetto al passato.
Altro che playmaker della squadra. La sua nuova collocazione gli evita quegli inserimenti in attacco, sempre molto graditi, perché forieri di notizie importanti, ma gli richiede una protezione ulteriore per la difesa. Allan è diventato il quinto difensore della squadra, uno di quelli a cui Ancelotti difficilmente rinuncerebbe e il test del rendimento ne dà conferma. Allan ha giocato finora 8 partite (su 10) per un totale di 672 minuti e una media 84 minuti a partita, molti dei quali spesi da centrocampista centrale senza aver più la licenza di spingersi in avanti. Un dato confermato anche dal numero dei gol segnati quest’anno: zero. Il playmaker vero, invece, è Fabian Ruiz, circostanza tattica certificata dalla statistica relativa al numero di volte in cui un suo compagno di squadra gli ha passato il pallone nel corso della gara Napoli-Verona: 52 volte. E questo assetto quasi certamente sarà confermato da Ancelotti nella gara (delicatissima) di mercoledì alla Red Bull Arena, contro il Salisburgo, che è squadra temibilissima. Ha già segnato 60 gol in stagione e tra le mura amiche è molto spesso irresistibile: porta a spasso una media di 6,2 gol per ogni singola gara disputata. La difesa è collaudata e se a Salisburgo anche Milik confermerà l’avvenuto sblocco, allora il Napoli potrà immaginare di tornare a casa con i tre punti in tasca.