OGGI CON PETRAZZUOLO

Cuore tifoso Napoli: una carezza a Koulibaly, la beffa finale non cancella i tre gol in rimonta

La partita contro la Juve dà agli azzurri la consapevolezza di potersela giocare al di là della sconfitta

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Dopo 65 minuti di Juventus-Napoli, con un 3-0 sulle spalle, onestamente c’era poco da dire. Azzurri in balia degli avversari, quasi mai nel vivo del gioco. Poi la reazione, per certi versi inaspettata a quel punto della sfida. Sarà stato “O surdato nnammurato” intonato sugli spalti dell’Allianz Stadium, o probabilmente la sensazione che ormai non c’era più nulla da perdere, sta di fatto che il Napoli si è rialzato. Le due reti di Manolas e Lozano, in appena due minuti, hanno cambiato l’inerzia della partita. Tant’è che il 3-3 di Di Lorenzo, con la sua zampata vincente, è apparso più che meritato.

A 9 minuti dal termine dell’incontro il pareggio sembrava ormai cosa fatta. Ma il calcio, si sa, in certi casi sa essere beffardo. Non una serata da ricordare per Kalidou Koulibaly, l’eroe di tante battaglie che non vanno dimenticate. Sta di fatto che su tre delle quattro realizzazioni bianconere le amnesie del senegalese sono risultate fatali. L’ultima, di sinistro, svirgolato, ha conferito un senso di amarezza notevole ai supporters di fede partenopea, nonostante la consapevolezza di essere appena alla seconda giornata di campionato.

Ecco, probabilmente, una sfida del genere, avrebbe avuto maggiore consistenza, e soprattutto meno errori difensivi da ambo le parti, verso metà stagione, ma è pur vero che non si può decidere il calendario a tavolino. A Kalidou va fatta una carezza. Conoscendo la sua bontà d’animo, so che non avrà chiuso occhio. L’auspicio è che una serataccia del genere possa servirgli da stimolo per tanti nuovi trionfi da conquistare in maglia azzurra.

Ancelotti sta facendo un ottimo lavoro, ha bisogno di tempo per registrare alcuni nuovi automatismi, fermo restando che le note positive iniziano già ad intravedersi: dalla testata vincente di Manolas, all’inserimento fulmineo e concreto di Hirving Lozano, senza dimenticare la qualità di Elmas, e la buona reattività di Mario Rui e Di Lorenzo, che oltre al gol se l’è dovuta vedere con un certo Cristiano Ronaldo. Un 4-3 che restituisce al Napoli, nonostante la beffa finale, la consapevolezza di potersela giocare per i primissimi posti. In attesa di vedere a pieno regime anche Fabian Ruiz, Mertens, Insigne e Callejon. La strada è ancora tutta da percorrere. Per questo il bicchiere va visto mezzo pieno.

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