OGGI CON AURIEMMA

Cuore tifoso Napoli: largo al turnover!

Con Ancelotti c'è spazio per tutti. E la gestione della rosa rende tutti indispensabili

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Soltanto Karnezis e Gaetano non hanno ancora messo piede in campo con il Napoli. Andrebbero elencati anche Tonelli e Ciciretti, ma sono due calciatori ai margini dell’organico. Tutti gli altri (e sono 22), da Koulibaly e Fabian Ruiz che hanno fatto il pieno di presenze e di minuti (5 gare su 5, 450’ giocati) a Luperto (solo 3’), sono stati utilizzati da Ancelotti, con la prospettiva di fare crescere il minutaggio dei meno impiegati da mercoledì prossimo (si giocherà in casa con il Cagliari) a domenica (sempre al San Paolo, alle 12.30, con il Brescia). Anche Zielinski e Callejon hanno partecipato alle 5 partite stagionali del Napoli, però con 383’ il polacco e 376’ lo spagnolo, così come Insigne (306’) ed il giovanissimo Elmas (198’) che martedì festeggerà i suoi primi 20 anni.

Alto l’utilizzo pure degli altri nuovi acquisti. Spiccano le 4 presenze di Di Lorenzo (360’), di Manolas (270’) e di Lozano (195’), mentre è davvero clamoroso il cammino del bomber Llorente: 3 volte convocato, 3 volte ha giocato e 3 gol ha realizzato nei 133’ di presenza in campo, per una media di un gol ogni 44,3 minuti disputati. L’arrivo del 34enne attaccante spagnolo è il simbolo dell’ottima gestione da parte del club azzurro. Serviva un attaccante esperto, che non facesse ombra a Milik e che avesse le caratteristiche che facevano difetto al club azzurro: uomo di peso nell’area avversaria e dotato di freddezza sotto porta. Con il gol realizzato al Liverpool e la doppietta di ieri a Lecce, ha dimostrato di essere un calciatore integro e che il ds Giuntoli ha fatto un affare prendendolo a parametro zero, dopo che il Tottenham lo aveva lasciato libero a luglio scorso.

Ieri Llorente è stato schierato titolare con Milik al suo fianco ed è stata una mossa che ha sorpreso tutti, anche se Ancelotti li aveva provati a lungo nel corso della settimana di allenamenti. Sembrava un azzardo, perchè il navarro dava l’idea di non riuscire ad avere nelle gambe più di 45 minuti ed il polacco non giocava una partita “vera” dallo scorso 25 maggio. Invece, la coppia ha funzionato, anche se (probabilmente) Ancelotti non li rimetterà insieme dal primo minuto in gare più impegnative di quella giocata ieri in Salento. Ma il largo turnover, quello sì, sarà una prerogativa in questa stagione dalla quale il Napoli sembrerebbe non voler rinunciare a nulla.  

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