Champions League, è tutti contro tutti

Sei settimane alla fine. Sei settimane roventi, bollenti, incandescenti: non invidio arbitri e Var

  • A
  • A
  • A
Champions League, è tutti contro tutti - foto 1

Tutti contro tutti. Il malloppo è troppo invitante, troppo importante. Mi sembra di essere tornato nel 1963. Al Cinema Manzoni o al Metro Astra, non ricordo bene, mi sono seduto per vedere il film di Stanley Kramer ”Questo pazzo, pazzo,pazzo mondo!”, con Spencer Tracy. Tutti contro tutti, disperati, assetati di ricchezza, alla caccia di una cassa piena di denaro, sepolta sotto una palma a forma di W.
Oggi questo è il clima avvelenato del calcio di fine stagione.

Obiettivo vitale, salvifico, fondamentale, necessario per sopravvivere: trovare per primi, ma anche per secondi, terzi o quarti, la cassa sotto la sede della Uefa a Nyon contenente il denaro con la sigla: ”Champions League”. Il Presidente della Roma Pallotta denuncia gli acquisti di gennaio, effettuati dal Milan, a quanto è trapelato negli ultimi giorni. A Milano qualcuno sospetta che Roma abbia venti a favore per conquistare un posto in CL. Dopo il pareggio di domenica contro il Cagliari, tocca al Presidente Cairo sussurrare: ”Non dico che vogliano aiutare il Milan, ma se guardi ieri, qualcosa pensi”. Il Direttore Sportivo laziale Igli Tare esclama: ”Cronaca di una morte annunciata!”

Mancano ancora sei settimane alla fine del campionato, che regalerà le sue sentenze. Sei settimane roventi, bollenti, incandescenti. Non invidio, con tutta sincerità, gli arbitri, il Var, gli assistenti. Un inferno! In tutto questo ancora il Milan al centro di nuove polemiche dopo il gesto di Bakayoko e Kessiè, che hanno alzato la maglia di Acerbi verso la Curva, dopo il successo sulla Lazio. Un brutto gesto, gesto da condannare. Infatti Gattuso, sempre a schiena dritta nelle sue parole, si è subito scusato, come i due centrocampisti. Non pare vero però di cavalcare ora a tutti i livelli l'episodio, additando i due rossoneri al pubblico ludibrio morale e magari spingendo a una sentenza da scontare sul campo sabato a Parma. Non so con quali legittime motivazioni. Mi rimane nel cuore e nella mente una emozionante e tesissima serata di calcio, grazie alla prestazione dei Ragazzi di Gattuso. La palla che rotola, la palla che va in rete. La vera essenza del calcio. Quello che piace a me!