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Cuore tifoso Juve: Sarri non ricomincia da tre con la Spal

Nemmeno l'emergenza terzini ha convinto l'allenatore bianconero a modificare il suo credo: un rischio?

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Parafrasando il titolo della prima opera da regista che consacrò un grandissimo napoletano che purtroppo non c’è più, Massimo Troisi, l’emergenza terzini in essere alla Juventus non scalfisce minimamente le convinzioni di un altro nativo di Napoli, Maurizio Sarri: mai difesa a tre! “Difesa a tre? No. Per me la difesa a tre è difficilmente proponibile, se non per piccoli spezzoni di partita. C'è il rischio di difendere a cinque troppo bassi". Nemmeno la contemporanea assenza di De Sciglio, Danilo e Alex Sandro ha convinto l’attuale mister juventino a poter utilizzare, in via del tutto eccezionale, la tattica tanto cara alla prima Juventus di Antonio Conte, quella che in pratica determinò la nascita della BBC come corazzata difensiva insuperabile (o quasi) sulla quale sono state costruite le vittorie in serie della Vecchia Signora. Che il mercato sugli esterni difensivi non avesse convinto a pieno in estate è sotto gli occhi di tutti ma che il destino si sarebbe accanito in questo modo non era assolutamente prevedibile.

Contro la Spal, sulla linea dei difensori troveremo sulle fasce molto probabilmente Cuadrado e Matuidi, ovvero due calciatori esperti, navigati e assai duttili in carriera ma che tutto sono fuorché dei terzini. Il ritorno di Barzagli nello staff, chiamato a spiegare ed insegnare determinati movimenti difensivi, potrà sicuramente aiutare in questa fase di adattamento ma ci vorrà tempo. L’alternativa nell’immediato potrebbe essere il recupero di Emre Can tra i titolari, adattato anche lui in un ruolo prevalentemente non suo (ovvero quello da terzino destro) ma almeno già provato in passato. Meno pronosticabile invece un utilizzo a sorpresa dall’inizio di Pietro Beruatto, aggregato per l’occasione alla prima squadra. C’è invece chi, tra i tifosi, sogna per Bernardeschi un ruolo alla Zambrotta, forse anche per dare una scossa alla stagione dell’ex giocatore della Fiorentina entrato in una strana fase di confusione dall’arrivo di Sarri, già pronto a cambiargli ruolo. “In futuro vedo la specializzazione di Bernardeschi come centrocampista e non come attaccante esterno. Lo aiuteremo a rendere al meglio: è un giocatore con grandissime qualità". Di sicuro questa situazione di emergenza difensiva rallenta nell’immediato il percorso di crescita ed adattamento ad un nuovo modo di intendere e interpretare la gara. 5 goal subiti nelle prime 5 giornate di campionato non sono un biglietto da visita rassicurante in questo momento, soprattutto alla luce anche del grave infortunio subito da capitan Chiellini.

E’ chiaro che Sarri non si sarebbe mai aspettato un inizio così in salita e una difficoltà così evidente per adattare il suo credo tattico alla fase difensiva bianconera, da sempre punto di forza dei successi juventini di questi anni. La scelta di non ricorrere nemmeno in questa situazione di chiara emergenza alla difesa a tre, utilizzata in tante occasioni invece dai suoi predecessori Conte e Allegri, è sicuramente un grosso rischio che l’ex tecnico di Napoli e Chelsea avrà però sicuramente ponderato al meglio. Guai a sottovalutare la Spal, soprattutto dopo le evidenti difficoltà manifestate nelle ultime partite di campionato contro le “piccole” Verona e Brescia, sconfitte in rimonta non senza sofferenza. Vincere anche contro la squadra di Semplici, nonostante l'emergenza (senza terzini di ruolo la squadra juventina sarà ulteriormente sbilanciata in avanti), sarebbe il miglior modo per presentarsi alla super sfida contro l’Inter di Conte di domenica 6 ottobre a Milano, prima della lunga sosta per le Nazionali.

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