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Cuore tifoso Juventus: la strana storia di Matuidi, da bidone a campione in meno di 35 minuti

Una storia incredibile quella del centrocampista francese

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No. Non abbiamo scoperto una formula magica da proporre in SPAM sul web per fare soldi facili. Quella che vogliamo raccontare oggi è l’incredibile storia collegata alla prestazione di Blaise Matuidi al Wanda Metropolitano. Il campione del mondo francese, che in estate sembrava fuori dal progetto “Sarriano”, in questo avvio di stagione si è rivelato (per certi versi anche a sorpresa) invece uno dei fedelissimi del nuovo Mister bianconero e questo fatto non è andato assolutamente a genio alla maggior parte dei tifosi della Juventus, soprattutto quelli che frequentano il mondo dei social (praticamente tutti ormai…).

Ore 21.49 di Mercoledì 18 Settembre. Sul profilo facebook ufficiale della Juventus (tutto assolutamente documentato e consultabile anche adesso) viene postata la foto che fa riferimento al finale del primo tempo di Atletico Madrid-Juventus terminato sullo 0-0. Partita equilibrata e combattuta sino ad allora, anche se avara di emozioni.

Esplode la contestazione a Blaise Matuidi, incredibilmente scelto dalla maggioranza dei tifosi juventini social come il simbolo di una squadra senza qualità. “Fate giocare mia nonna che è meglio di Matuidi” “Ha i piedi da terza categoria” “Matuidi è una delle cose più brutte che abbia mai visto su un campo da calcio” “Se solo Matuidi sapesse stoppare il pallone sarebbe una tra le mezzale più forti al mondo” “Matuidi l’anticristo del calcio” “A vedere Matuidi titolare nella Juve sanguinano gli occhi”.

Un susseguirsi di insulti e offese quasi senza precedenti. Il francese scelto come simbolo del “centrocampo più scarso d’Europa”. Comincia il secondo tempo e la Juve che rientra dallo spogliatoio sembra totalmente trasformata. Prima una giocata fenomenale di Cuadrado si tramuta in un eurogol portando la Juventus in vantaggio e poi la rete che non ti aspetti, quella dello 0-2, realizzata proprio da lui, dal bistrattato Matuidi.

Alle ore 22.24 sul profilo facebook ufficiale della Juventus, a celebrazione del raddoppio juventino, compare una foto in bella vista proprio del centrocampista francese con la dicitura a contorno “Matuidi e si vola sul 2 a 0!”. E subito sotto, nei commenti, si scatena la vendetta contro tutti coloro che avevano insultato frettolosamente il numero 14 bianconero senza rispetto e senza attenuante alcuna. “Per chi faceva ironia su Matuidi, solo alla PlayStation dovete giocare”. Volano gli screenshoot dei commenti sopra riportati con annessi messaggi di rivincita “Continuate pure ad offenderlo. E’ uno dei più forti centrocampisti che ho visto in bianconero” “Grande partita di Matuidi, un vero campione, e c’è gente che critica questo giocatore mostruoso”.

In meno di 35’ Blaise Matuidi passa nella maggior parte dei commenti da bidone a campione. Trentacinque minuti. Ma dove sta la verità? Facciamo una doverosa premessa. Bisognerebbe evitare di commentare a caldo qualsiasi partita al mondo. Ancor di più poi è sciocco lasciarsi andare in giudizi netti e che non ammettono repliche quando invece la sfida è ancora in gioco e tutto può ancora succedere. Viviamo nell’epoca degli screen che non ti perdonano nulla, quindi prima di sfogarsi come al Bar della stazione davanti ad un quarto di litro di vino, bisognerebbe mordersi la lingua, anzi le dita delle mani.

Detto ciò, Matuidi è sicuramente un buon giocatore (non si arriva a vincere la Coppa del Mondo con la maglia della Francia altrimenti) certamente non un fenomeno. Va ovviamente inquadrato, sfruttato nelle sue migliori caratteristiche e messo nelle condizioni di fare bene. È chiaro che se gli si chiede di impostare, saltare l’uomo, creare superiorità numerica e fare tanti gol evidentemente si è sbagliato calciatore. Il centrocampista francese è un inesauribile lottatore che ha nella fase difensiva e distruttiva del gioco avversario la sua migliore caratteristica.

Ci si può quindi chiedere (assolutamente lecito) se il suo impiego sia compatibile con il gioco di Sarri ma non certo regalargli insulti gratuiti, che non merita assolutamente per l’impegno costante che ogni volta mette in campo. Come giustamente fatto notare da Sarri, ad esempio, da guardaspalle di Cristiano Ronaldo è perfetto. Basta questo per farne un titolare della Juventus? Per il momento evidentemente si, in futuro non lo possiamo sapere.

Di sicuro però questa storia, questa folle serata (che peccato la vittoria sfumata in rimonta), ci insegna a non trarre mai giudizi affrettati. Vale per Matuidi ma per qualsiasi altro giocatore della Vecchia Signora. Con l’avvento di Sarri è iniziata una nuova epoca che necessita di tempo prima di lasciarsi andare in giudizi definiti. Tempo vero, settimane quindi o addirittura mesi. Non soli 35 minuti, il tempo in cui nell’epoca contemporanea si può passare da bidoni a campioni. E viceversa...

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