OGGI CON BORZILLO

Cuore tifoso Inter: tutto l'oro di Conte

Lautaro-Lukaku, l'Inter non molla di un centimetro

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Era una trasferta pericolosa, su un campo da sempre complicato per i colori nerazzurri. Era la ripresa dopo la sosta, che non sai mai come può andare a finire. Era di sera e i tuoi avversari diretti avevano vinto nel pomeriggio, a Bergamo, con un pizzico di buona sorte, dopo aver subito per oltre un’ora le folate dei ragazzi di Gasperini e ribaltato una partita strana negli ultimi quindici minuti.

 lukaku lautaro
Getty Images

Era tante cose Torino-Inter. Soprattutto era la famosa prova del nove, l’occasione giusta per leggere ed osservare gli eventuali progressi degli uomini di Antonio Conte. L’esito lo conosciamo. Ma non è tanto la vittoria a rendere l’ambiente nerazzurro sereno. Non sono i tre gol con i quali l’Inter ha annichilito - ho sentito ed ho letto interpretazioni variegate della partita, ma di Handanovic ricordo una super parata sul due a zero ed un bel volo quando Lukaku aveva già timbrato il suo personalissimo cartellino portando a tre il bottino nerazzurro, mentre Sirigu è stato di gran lunga il migliore tra i suoi - i granata; sono le certezze che questa trasferta, complicatissima sulla carta, ha portato con sè. Finalmente l’Inter ha saputo addormentare la partita, ha rallentato ed accelerato a seconda dei momenti della gara, ha deciso quando affondare e quando lasciare l’iniziativa agli avversari, che tra parentesi hanno corso fino al novantesimo cercando costantemente pressing sui portatori di palla nerazzurri. Ha colpito nei momenti topici della partita, approfittando di qualche piccola sbavatura che i granata hanno, loro malgrado, concesso agli uomini di Conte. Il problema è che ultimamente, se sbagli, i due attaccanti nerazzurri non perdonano nulla. La coppia Lautaro-Lukaku è un’arma micidiale nelle mani del tecnico salentino che ha voluto fortemente il gigante belga, ora molti stanno capendo perché e per i pochi che ancora non lo capiscono non so che dire, basta leggere numeri e statistiche di Romelu, e ha contribuito alla fioritura del talento Lautaro, finalmente libero da dettami tattici che prevedevano l’utilizzo di un’unica punta, diktat dettato dal cliché spallettiano dell’ultimo biennio, sempre ringraziando Luciano nostro per averci riportato nell’Europa dei grandi. Lautaro è un patrimonio che va curato e salvaguardato; è un bene prezioso per il presente ed il futuro nerazzurro. Dovranno essere bravi i dirigenti nel presentare all’entourage del ragazzo un’offerta consona al valore del calciatore e farne uno dei pilastri dell’Inter che sarà.

Ultimo pensiero per Nicolò Barella, valore aggiunto di questa squadra; rimettiti presto, noi ti aspettiamo, ci vediamo in campo dopo Natale.

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