Il calcio italiano si sta coprendo di ridicolo
Continua la pantomima, e con essa la telenovela, del calcio italiano. La Salernitana ha ottenuto infatti il consenso della Lega di Serie A per concludere la stagione nel massimo campionato, nonostante la gestione affidata ai trustee Melior Trust e Wildar Trust non abbia ancora trovato un acquirente. Un paradosso se si considera che la FIGC, a settembre, aveva concesso al club granata la partecipazione al massimo campionato con alcune regole stringenti: prima delle quali, la vendita entro e non oltre il 31 dicembre 2021.
Già in un precedente articolo abbiamo avanzato le nostre perplessità sulla decisione assunta dalla federazione, evidenziando i limiti di un sistema calcio italiano che si è fatto trovare (per l’ennesima volta) impreparato. Intanto con l’accettazione di quel meccanismo perverso delle multiproprietà, poi chiudendo un occhio sulla gestione di Lotito e allentando le regole che, già nel momento della promozione, avrebbero preteso che questi vendesse il club. Come scrivevamo oltre due anni fa nell’ottobre 2019:
«Cosa succederebbe se la Salernitana riuscisse nell’impresa di ottenere la promozione in serie A? Banalmente Lotito si ritroverebbe con due squadre di proprietà in massima serie. Secondo la legge, ne sorgerebbe un conflitto di interessi insostenibile e il patron dovrebbe vendere l’una o l’altra società. Certo, secondo la legge. Ma le leggi sono fatte per essere rinnovate, interpretate, adattate al progresso».