Il tifoso Giacomo Leopardi

Prima del calcio, uno sport nazionale trascinava folle e intellettuali

  • A
  • A
  • A

In una giornata autunnale nell’anno 1821 un giovane dalle maniere oltremodo composte, dallo sguardo abissale e dalla camminata furtiva si aggirava per le strade della cittadina pontificia di Macerata. Dopo un primo fallimentare tentativo, era riuscito finalmente ad evadere dalla propria abitazione distante pochi chilometri, nel paesino di Recanati.

Contemporaneamente, a pochi passi da lui, un altro uomo praticamente della sua stessa età si muoveva in tutt’altro clima, accolto da una folla di centinaia di uomini, donne e ragazzini di diversa estrazione sociale; erano tutti in paziente attesa di vederlo all’opera. Insieme, il recanatese e il suo celebre coetaneo fecero il loro ingresso, il primo dalla parte del pubblico, l’altro dirigendosi verso gli spogliatoi, nel più importante edificio cittadino: lo Sferisterio. Qui non uno spettacolo teatrale, né una rappresentazione musicale li attendeva.

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments