CONTRASTI

Genoa, un altro anno aspettando Godot

Sulla sponda rossoblù del Bisagno si naviga a vista.

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Didi è il tifoso genoano. Gogo è il Genoa. Dopo un’annata calcistica del tenore di quella appena conclusasi – niente di nuovo sul fronte occidentale, se vogliamo anche tirare in ballo Remarque –, la tentazione di non rinnovare l’abbonamento in Gradinata è forte, fortissima; aggiungendo poi le ventilate misure anti-Covid (che cadrebbero a fagiolo per ogni questura, anche in assenza di virus, ma questo è un altro discorso), allora forse davvero potrebbe essere la volta buona. Se però gli impianti saranno infine fruibili il ligure della sponda rossoblù del Bisagno, come al solito, rinnoverà. Striscerà ancora la carta al Genoa Store e pagherà i 210 euro, al netto del voucher per le partite perse da marzo, che gli daranno la possibilità di continuare ad imprecare ogni maledetta domenica.

Il bilancio sportivo dell’annata 2019/2020 del Genoa, al netto delle vicissitudini causate dal Coronavirus, è ancora una volta deprimente. Solita salvezza conquistata all’ultima giornata (già meglio dello scorso anno, quando al salvataggio di Handanovic su Ucan vennero allertate le ambulanze ed accesi i defibrillatori di tutta la città), e il tremendo presentimento che questa potesse arrivare più per grazia del Parma e disgrazia del Lecce che non per merito del Genoa.

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