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Stop di 3 settimane e 72h tra una partita e l'altra: come la Fifa pensa di "salvare" i calciatori

L'integrità fisica dei calciatori messa a repentaglio dal calendario ingolfato: i vertici del calcio mondiale studiano una soluzione ma senza il sindacato dei giocatori, che rifiuta i termini proposti

13 Lug 2025 - 23:49
 © afp

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Tre settimane minime di riposo a fine stagione, e 72 ore tra una partita e l'altra: è la ricetta della Fifa per rispondere alle preoccupazioni dei calciatori per le troppe partite giocate, ma all'incontro "chiave" tenuto dal presidente Gianni Infantino a New York a margine della finale del Mondiale per club non è stato invitato il sindacato mondiale dei giocatori, la Fifpro: lo scrive la Bbc, sul suo sito.

La Fifa ha affermato che i colloqui di New York, ieri, "hanno affrontato questioni chiave relative alla salute dei giocatori", tra cui "questioni critiche relative al calendario delle partite internazionali". C’è stato un "consenso" sul fatto che ci dovrebbero essere almeno 72 ore di riposo tra le partite e che i giocatori dovrebbero avere un periodo di riposo di almeno 21 giorni alla fine di ogni stagione. La Fifpro aveva chiesto però un periodo di riposo di quattro settimane. La Fifa parla di "discussioni produttive" con "rappresentanti di diversi sindacati dei giocatori di tutto il mondo... con un'attenzione specifica al riposo e al recupero dei giocatori".

Non è stato chiarito quanto siano vincolanti questi accordi, e sempre secondo la Bbc il sindacato mondiale sarebbe contrario a questo accordo, dopo aver parlato nei giorni scorsi di "campanello d'allarme" per il caldo estremo al Mondiale per club e aver chiesto alla Fifa flessibilità sugli orari e sui protocolli del calcio d'inizio.

FIFPRO: "INFANTINO SI CREDE DIO"

Dal FifPro, sindacato internazionale dei calciatori, arriva un duro attacco al presidente della Fifa Gianni Infantino, accusato di "organizzare tornei senza dialogo, in modo autoritario e solo per profitto". "Infantino si comporta come un uomo che si crede Dio - sono le parole del presidente del FifPro, l'argentino Sergio Marchi riferite in un comunicato dell'ente -. Questa competizione nasconde una pericolosa disconnessione dalla realtà quotidiana dei calciatori di tutto il mondo. Si è giocato con temperature inaccettabili, mettendo a rischio la salute dei giocatori. È un fatto grave che non può ripetersi ai Mondiali del prossimo anno".

Secondo FifPro, il Mondiale per club si è trasformato in "una messa in scena grandiosa degna del panem et circenses dell'antica Roma. La Fifa continua ad aumentare i suoi profitti, ma sulla pelle di chi gioca". "Non c'è spettacolo possibile se si spegne la voce dei protagonisti. È ora che i calciatori vengano messi davvero al centro del gioco", conclude Marchi.

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