VERONA-INTER 1-2

Serie A, Verona-Inter 1-2: Conte fa 7 vittorie di fila

Lautaro la sblocca a inizio ripresa, Skriniar risponde al pari di Ilic: i nerazzurri non si fermano più

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L'Inter batte 2-1 il Verona e conquista il settimo successo consecutivo in campionato. Dopo un primo tempo estremamente equilibrato i nerazzurri la sbloccano a inizio ripresa, con una bella girata di Lautaro su assist di Hakimi. L'Hellas trova il pari con Ilic dopo un clamoroso pasticcio di Handanovic, ma gli uomini di Conte rispondono immediatamente con la zuccata di Skriniar su corner, che decide il match a favore degli ospiti.

LA PARTITA

Sette vittorie consecutive, un filotto che non si vedeva da oltre due anni con cui l'Inter chiude nel migliore dei modi il 2020 e si prepara a un anno nuovo da protagonista assoluta. Quella di Verona è una serata tutt'altro che semplice per i nerazzurri: un primo tempo equilibrato e combattutissimo, la giocata dei fuoriclasse (in questo caso Hakimi e Lautaro) che sblocca il match, poi l'episodio che potrebbe far crollare tutte le certezze. Gli uomini di Conte, però, almeno in campionato sembrano aver archiviato definitivamente alcune delle fragilità emerse nella passata stagione e il modo in cui non si abbattono e rispondono immediatamente al pari subìto ne è la testimonianza. L'Hellas gioca bene per quasi un'ora, regge alla grande l'urto, ma di fatto paga l'eccessiva leggerezza in attacco, dovuta anche alle tante assenze. L'atteggiamento propositivo messo in campo dagli scaligeri non si tramuta praticamente mai in vere occasioni e quando di fronte hai una macchina da gol come l'Inter (ben 108 nell'anno solare), il risultato è quasi scontato.

Al Bentegodi Conte non rischia Vidal e opta per un inedito 3-4-2-1 con Perisic e Lautaro sulla trequarti, mentre Juric punta sui baby Colley e Salcedo in avanti, insieme all'insostituibile Zaccagni. A dispetto dell'avversario i padroni di casa partono come di consueto con baricentro alto e atteggiamento ultra aggressivo, mentre l'Inter si muove con pazienza, affidandosi soprattutto alle sponde di Lukaku. I nerazzurri faticano a creare superiorità numerica sugli esterni, il lavoro sporco del belga è ben contenuto da Magnani e nei primi 25' viene fuori una partita estremamente bloccata. La prima grande occasione è per l'Hellas, ma Handanovic è attento sulla conclusione ravvicinata di Dimarco, innescato da una magia di Zaccagni. Dieci minuti dopo è l'Inter a presentarsi dalle parti di Silvestri al termine di un contropiede improvviso guidato da Lukaku, ma il portiere gialloblù è impeccabile sul destro al volo di Lautaro. Al termine di 45' all'insegna dell'equilibrio più assoluto, lo 0-0 è il risultato inevitabile.

A inizio ripresa Juric è costretto a rinunciare a Salcedo per infortunio, con l'ingresso di Ilic la squadra si abbassa un po' troppo e dopo 7' l'Inter ne approfitta: cross tagliato di Hakimi, Lautaro brucia Lovato e batte in girata Silvestri sul palo lontano. Dopo la zampata improvvisa l'Inter sembra in controllo, ma al 18' arriva il pasticcio che non ti aspetti: un cross innocuo di Faraoni arriva docile nelle mani di Handanovic, ma lo sloveno se lo fa sfuggire e Ilic ne approfitta, anticipando il tentativo di chiusura di Skriniar e pareggiando i conti. Il difensore però non perde tempo e si fa subito perdonare la distrazione, riportando avanti i suoi con una gran zuccata su calcio d'angolo. Negli ultimi 20' gli uomini di Conte si limitano ad amministrare, provando ad approfittare della stanchezza dell'Hellas e di qualche spazio che si apre, ma Lukaku non trova il guizzo buono per chiuderla definitivamente.

LE PAGELLE

Magnani 7 - Il risultato non premia i suoi, ma la prestazione del centrale gialloblù è di quelle da ricordare. Esce dal campo stremato dopo aver lottato come un leone con Lukaku per oltre 90', senza mai concedergli profondità e obbligandolo a lavorare esclusivamente di sponda, condendosi anche il lusso di qualche pregevole anticipo sul gigante belga.
Salcedo 6,5 - Un primo tempo di grande sacrificio e di lotta senza timori di sorta con i giganti della difesa nerazzurra, condito da qualche lampo di classe. Un brutto colpo alla testa lo costringe a rimanere negli spogliatoi dopo l'intervallo.
Colley 5,5 - Al contrario del compagno di reparto paga l'impatto con la difesa avversaria, perdendosi tra le maglie nerazzurre.

Lukaku 6,5 - Le prime vere occasioni ce le ha solamente al tramonto del match, anche a causa della super serata di Magnani, ma anche quando non si rende pericoloso in prima persona è sempre il faro della squadra.
Perisic 5 - Conte lo alza sulla trequarti, ma lui non coglie l'occasione. Fatica a farsi trovare tra le linee e a dialogare con gli altri due attaccanti, commettendo anche qualche errore tecnico non da lui.
Hakimi 7 - Un primo tempo anonimo, seguito da una ripresa semplicemente devastante. Quando cambia passo non lo tiene più nessuno: serve a Lautaro l'assist del vantaggio e imbastisce un altro paio di occasioni potenzialmente letali.

IL TABELLINO

Verona-Inter 1-2
Verona (3-4-2-1): Silvestri 6; Dawidowicz 6,5 (31' Lovato 5,5 (14' st Guenter 6)), Magnani 7, Ceccherini 6; Faraoni 6,5, Tameze 6, Veloso 5,5, Dimarco 5,5; Zaccagni 6,5 (8' st Lazovic 5), Colley 5,5 (8' st Ruegg 5); Salcedo 6,5 (1' st Ilic 6).
Allenatore: Juric 6
Inter (3-4-3): Handanovic 5,5; Skriniar 6,5, De Vrij 6,5, Bastoni 6,5; Hakimi 7, Barella 6,5, Brozovic 6, Young 5,5; Martinez 6,5 (42' st Gagliardini sv), Lukaku 6,5, Perisic 5 (25' st Vidal 6).
Allenatore: Conte 6,5
Arbitro: Giacomelli
Marcatori: 7' st Martinez (I), 18' st Ilic (V), 24' st Skriniar (I)
Ammoniti: Dawidowicz (V), Brozovic (I), Zaccagni (V), Dimarco (V), Magnani (V), Bastoni (I)
Espulsi:

LE STATISTICHE

•    L'Inter ha eguagliato il suo record di gol in un singolo anno solare in tutte le competizioni dal 1929/30: 108, stabilito in precedenza nel 1961 e nel 2007.
•    L'Inter ha vinto sette partite consecutive in Serie A nel corso di un singolo campionato per la prima volta dal novembre 2018, con Luciano Spalletti in panchina.
•    Con questa sconfitta contro l’Inter, per la prima volta il Verona ha infilato una striscia di 19 match consecutivi senza successi contro una singola avversaria in Serie A.
•    L'Inter ha il miglior attacco nei secondi tempi di gioco nei cinque maggiori campionati europei, con 23 gol.
•    Era dal 1960/61 che l’Inter non segnava almeno 34 reti nelle prime 14 gare stagionali di Serie A.
•    Milan Skriniar non andava a segno in Serie A da 1033 giorni (febbraio 2018 contro il Benevento).
•    A segno a 19 anni e 281 giorni, Ivan Ilic è diventato il marcatore più giovane di questa Serie A.
•    Achraf Hakimi è l'unico giocatore al primo anno di Serie A finora ad avere all'attivo già 3+ gol e 3+ assist in questo campionato.
•    Tutti i sei gol in questo campionato di Lautaro Martínez sono arrivati su assist di giocatori differenti.
•    Tutte le ultime nove reti dell'Inter in Serie A sono state messe a segno nei secondo tempi di gioco.
•    Quella di oggi è stata la 100ª presenza per Stefan de Vrij con l'Inter in tutte le competizioni.

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