CASO TAMPONI

Lotito diffida Gravina: "Subito il Consiglio federale o paghi i danni". Furia Figc

Il presidente della Lazio ha scritto una lettera indirizzata a Figc e Lega di A, chiedendo l'immediato reintegro dopo la vicenda tamponi. 

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Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha scritto una lettera di diffida al numero uno della Federcalcio, Gabriele Gravina, a quello della Lega, Paolo Dal Pino, e a tutti i componenti del Consiglio Figc chiedendo l'immediato reintegro nell'organismo. Nella lettera Lotito invita "alla presa d'atto della decisione del collegio di garanzia presso il Coni", che cassa le sanzioni irrogate nei suoi confronti dalla corte federale di appello sulla vicenda tamponi. "Questa vale - aggiunge - quale formale costituzione in mora per tutti i danni". Alla lettera di Lotito è allegato un parere del professor Bruno Sassani.

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Lotito aveva ricevuto sette mesi di squalifica in primo grado, diventati dodici in appello (con decadenza dal ruolo di consigliere federale), prima che il Collegio di Garanzia, il 7 settembre scorso, rimandasse gli atti alla Corte d'appello Figc per una nuova valutazione della sanzione. La prossima udienza è fissata per il 19 ottobre.

LA FIGC REPLICA: "BASTA BUGIE, LOTITO COLPEVOLE"
"Basta mistificazioni, la colpevolezza di Lotito è stata accertata". Lo ha detto all'ANSA una fonte qualificata della Federcalcio, dopo la lettera inviata dal presidente della Lazio, Claudio Lotito. La Figc non prende posizioni ufficiali, ma la fonte qualificata parla di "stupore nell'apprendere come nelle ricostruzioni del presidente Lotito e dei suoi avvocati si parli erroneamente di deferimento eludendo artatamente il punto 4 della sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport,dove c'è scritto chiaramente che l'aver schierato un calciatore positivo in campo e uno un panchina rappresenta una negligenza e una responsabilità molto gravi". In attesa della nuova udienza della Corte Federale, la Figc rispedisce al mittente anche l'intenzione persecutoria nei confronti di Lotito: "La sua colpevolezza è passata in giudicato, non ci sono regole fatte su misura, le regole valgono per tutti e si devono rispettare; non c'è alcun personalismo, al contrario è lo stesso Lotito a personalizzare per distogliere l'attenzione dalle sue responsabilità".

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