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Accadde oggi: 19 anni fa la goleada del Milan nel derby

L'11 maggio 2001 è passato alla storia come la vittoria con più gol di scarto in una stracittadina milanese: il 6-0 firmato da Comandini, Shevchenko, Giunti e Serginho affondò l'Inter

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I tifosi del Milan hanno cantato per molto tempo “11 maggio 2001 e quella data non la scorda più nessuno”. E in effetti, dopo quasi 20 anni dalla storica goleada con la quale la formazione rossonera stese l’Inter, è difficile dimenticarsi di quel derby. Finì 6-0 a favore degli uomini allenati da Cesare Maldini, grazie alle doppiette di Comandini e Shevchenko e alle reti di Giunti e Serginho. In ballo, però, c’era solo il quinto posto.

È un weekend molto particolare quello della trentesima giornata di campionato di Serie A della stagione 2000-2001. Domenica 13 maggio, infatti, è la data prevista per svolgere le elezioni politiche e quindi si decide di anticipare tutto il turno del campionato, per questioni di sicurezza, tra l’11 e il 12. Così, il derby della Madonnina numero 181 della storia va in scena in un lussuosissimo anticipo del venerdì sera.

Le due squadre arrivano all’appuntamento appaiate in classifica in quinta posizione. La lotta scudetto è un affare tra Roma e Juventus e per le due squadre di Milano la stagione è una delle più buie della storia recente, con il traguardo Champions che dista ben 6 punti a sole cinque giornate dalla fine. I rossoneri sono sempre stati distanti dalle posizioni di vertice, tanto che Silvio Berlusconi è costretto a esonerare Alberto Zaccheroni, il tecnico dello scudetto numero 16, per mettere al suo posto Cesare Maldini, papà del difensore Paolo e vecchia bandiera del club. Non se la passano meglio i nerazzurri, eliminati nel turno preliminare di Champions League dagli svedesi dell’Helsingborg e in seguito battuti alla prima giornata dalla Reggina. Sconfitte che costano a Marcello Lippi la panchina. Al suo posto viene chiamato Marco Tardelli, campione d’Europa con l’Italia Under 21 nel 2000, ma alla prima esperienza alla guida di un club di Serie A. Il derby è la partita che può salvare la stagione. A San Siro c’è il pienone: 80 mila spettatori al fischio d’inizio delle ore 20.30.

Dopo poco più di due minuti la partita si sblocca: Serginho salta come birilli i difensori dell’Inter e serve Gianni Comandini che con un sinistro ravvicinato batte Frey, realizzando il suo primo gol in campionato con la maglia del Milan. La squadra di Tardelli, padrona di casa sulla carta, accusa il colpo; quella di Maldini vola con Serginho. È ancora infatti il brasiliano ad andare sul fondo e a mettere sulla testa di Comandini il pallone del 2-0 al 19’. L’Inter, colpita dal doppio svantaggio, va letteralmente nel panico: i nerazzurri faticano anche a completare i passaggi più semplici e non riescono più a reagire, né a stare sul campo. Ne approfitta, logicamente, il Milan. La ripresa si apre infatti con una punizione dalla lunga distanza in favore dei rossoneri che si appresta a battere Federico Giunti: il sinistro dell’ex giocatore del Perugia disegna una traiettoria morbida ma centrale, che inganna Frey e che vale lo 0-3. Il pubblico rossonero è in delirio. Eppure il meglio deve ancora venire.

Il poker arriva sempre su iniziativa dell’imprendibile Serginho, che affonda ancora sulla fascia sinistra e mette in mezzo per Andriy Shevchenko, che di testa sovrasta Simic e timbra anche lui il cartellino per lo 0-4 al 67’. Pochi minuti dopo e l’ucraino trova la sua personalissima doppietta: azione personale di Kaladze sulla sinistra, rasoiata del georgiano a centro area su cui si avventa Sheva che anticipa Frey per il pokerissimo. Dopo tre assist, la parola ‘fine’ sul derby viene messa da Serginho a nove minuti dalla fine: il brasiliano s’incunea nella difesa di burro interista e batte Frey per la sesta volta con la punta del piede sinistro. Al triplice fischio dell’arbitro Collina la festa è tutta del Diavolo: il derby finisce dunque con un risultato ‘tennistico’. Per l’Inter una notte da incubo, il venerdì più nero della sua storia: lo 0-6 per i nerazzurri rimane il peggior passivo nella stracittadina milanese. Alla fine di quel travagliato campionato, però, l’Inter si prese la piccola soddisfazione di scavalcare il Milan al quinto posto in classifica. In ogni caso il piazzamento finale significò per entrambe disputare nella stagione successiva la Coppa Uefa.

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