CALCIO FEMMINILE

Roma femminile, il racconto di uno scudetto indimenticabile

Le giallorose hanno conquistato il titolo vincendo con quattro giornate di anticipo e dopo un torneo dominato in lungo e in largo

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<address>La squadra della Roma femminile</address>
© Getty Images

La Roma femminile è Campione d’Italia. Le giallorose hanno conquistato il titolo vincendo con quattro giornate di anticipo e dopo un torneo dominato in lungo e in largo. Successo mai in discussione, quello delle ragazze di Mister Alessandro Spugna, arrivato con il conforto dell’aritmetica dopo la vittoria contro la Fiorentina: un 2-1 firmato da Greggi e dalla capitana Bartoli, ciliegina su una torta confezionata da diversi mesi e dal sapore dolcissimo: quello della vittoria costruita sulla programmazione.

La Roma Femminile ha vinto il primo scudetto della sua storia, interrompendo un dominio assoluto e incontrastato della Juventus Women, reduce da cinque scudetti consecutivi. Non è un miracolo sportivo quanto piuttosto, un successo costruito dalle fondamenta: particolarmente significativo che il gol scudetto sia arrivato dai piedi di Elisa Bartoli, capitana romana e romanista, unica ad aver vestito la maglia giallorossa sin dalla nascita del Club che ha rilevato la Res Roma e iniziato a scrivere la storia. Sin dalla prima stagione, quarto posto e semifinale di Coppa Italia. Risultato identico nel 2019/2020. Quindi, il primo titolo: la Coppa Italia. La scorsa stagione invece è arrivato il secondo posto che è valso anche l'esordio in Champions League

Lo scudetto è arrivato al culmine di un percorso di crescita, figlio di un colpo… di Spugna. La dirigenza giallorossa, nel 2021, ha deciso di affidare la squadra al tecnico, classe 1973, reduce da un anno con l’Empoli e un passato alla Juventus (due tornei Viareggio nel 2019 e 2020) e alla Juventus Women Primavera. E la scelta si è rivelata quanto mai indovinata. Alessandro Spugna ha guidato la Roma al salto di qualità definitivo, esaltandone i pregi, limitando i difetti e individuando dove e come intervenire dopo il secondo posto. Puntuale il supporto della società, che ha puntellato la rosa. Spugna ha fatto il resto, plasmando il gruppo su un 4-4-2 molto solido e al contempo flessibile in un 4-2-3-1 che ha esaltato le doti di Valentina Giacinti, la “Batistuta” degli anni 2020 giallorossa: esattamente come il bomber argentino nel 2001, infatti, l'azzurra ha lasciato Firenze per vincere a Roma. 

Accanto a Giacinti, idolo della tifoseria, c’è un gruppo omogeneo. A cominciare da Andressa Alves da Silva, attaccante brasiliana capace di arrivare in doppia cifra grazie anche agli assist di Haavi e Seturnini, che, sugli esterni, hanno spesso fatto la vera differenza. Ordine e disciplina garantite da Greggi e Giuliano in mezzo al campo, diga di una difesa quasi insuperabile: Minami, Bartoli, Linari e Wenninger hanno alzato il muro davanti a Caesar. Un gruppo miscelato con il talento delle giovani e l’esperienza di calciatrici di livello internazionale. Gli ingredienti, insomma, c’erano tutti: 21 vittorie, 2 sconfitte, 62 gol fatti e appena 18 subiti testimoniano la bontà del lavoro svolto. E non è ancora finita. Il 2022/2023 potrebbe essere un anno da incorniciare: dopo la Supercoppa Italiana e lo scudetto, le giallorosse potrebbero centrare un triplete tricolore. Per chiudere il cerchio sarà necessario, ancora una volta, superare la Juventus in finale di Coppa Italia. Le lupacchiotte, però, hanno assaggiato il sapore della vittoria e ora sono ancora più affamate…

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