Il centrocampista e l'esterno caricano l'ambiente in vista del doppio impegno per le qualificazioni ai Mondiali 2026
Prosegue l'iter di avvicinamento dell'Italia alla doppia sfida a Estonia e Israele per le qualificazioni ai Mondiali 2026. Due gare importanti per centrare l'obiettivo, due partite con tante insidie ed errori da non commettere di nuovo per sperare nella qualificazione diretta ed evitare lo spauracchio playoff. Intervenuto in conferenza stampa al terzo giorno di allenamenti a Coverciano, Bryan Cristante si è detto innanzitutto felice di tornare a vestire d'azzurro ed è pronto a dare tutto sotto la guida del nuovo ct Gennaro Gattuso: "L'ho visto carico, l'ambiente è carico. Stiamo lavorando davvero nel modo giusto, con l'intensità giusta e con le idee giuste. Ci sono tutte le possibilità di fare un bellissimo percorso. Abbiamo un gruppo forte, stiamo lavorando davvero benissimo e c'è grande attaccamento alla maglia. Gattuso ha scritto la storia di questa Nazionale e trasmette questa voglia. Sui passi falsi, purtroppo non c'è la soluzione... Ci sono stati vari episodi, a volte anche un po' di sfortuna. Soprattutto il cammino verso lo scorso Mondiale, a volte c'è anche la componente sfortuna. Il mister è sempre stato un trascinatore, dà più del 100% negli allenamenti e questo l'ho ritrovato anche in Nazionale. Il gruppo è cresciuto, ci sono tanti ragazzi giovani con esperienza a livello europeo, qualche anno in più aiuta sempre. C'è più esperienza e una consapevolezza diversa, questo in gare delicate aiuta".
Sulle polemiche per Italia-Israele e gli ultimi sviluppi politici, con una porta aperta verso la pace, il centrocampista si è detto fiducioso: "È una notizia bellissima, siamo tutti contentissimi per quanto uscito stamattina. È ciò che volevamo tutti e speriamo a Udine lo stadio possa riempirsi, abbiamo bisogno dei nostri tifosi per avere una marcia in più" ha detto.
Poi ha aggiunto: "Vogliamo andare al Mondiale. Pensiamo partita dopo partita, poi si vedrà se sarà primo posto o play-off. Tornare in Nazionale per me è un orgoglio, è sempre un obiettivo essere qui. Bisogna sempre passare dal club per raggiungerla. Credo sia fondamentale il merito, la Nazionale è la cima, l'obiettivo da raggiungere. Per giocare in Nazionale devi avere anche una certa esperienza, un certo numero di partite. Credo sia giusto premiare il merito, chi sta facendo bene. Poi magari deve esserci anche spazio per i giovani, per iniziare a farli crescere, ma credo che alle fondamenta debbano esserci giocatori che dimostrano e che hanno dimostrato di essere importanti nei rispettivi club".
DIMARCO: "DOBBIAMO ANDARE AI MONDIALI IN QUALSIASI MODO"
Parlando ai microfoni di RaiSport dal ritiro della Nazionale a Coverciano, anche Federico Dimarco ha caricato l'ambiente: "Dobbiamo cercare di vincere tutte le partite, poi tra Norvegia e Israele nel calcio non si sa mai cosa può succedere. Noi dobbiamo essere pronti. Siamo l'Italia e dobbiamo qualificarci al Mondiale, in qualsiasi modo. Gattuso è una persona schietta ha il senso di appartenenza di una maglia importante come quella della nazionale, ci aiuta sotto tutti i punti di vista. Soprattutto a livello personale e individuale".