Il ct ha annunciato il proprio esonero in conferenza stampa e guiderà per l'ultima volta la Nazionale. Va riscattato il tonfo contro la Norvegia
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Per la prima volta nella sua storia recente, la Nazionale scenderà in campo guidata da un ct che è già stato esonerato. Spalletti ha annunciato il suo futuro nella conferenza stampa di ieri, svelando di essere stato allontanato dall'incarico dal presidente Gravina e di non essersi dimesso, ma sarà in panchina. Alle 20.45 l'Italia sfiderà la Moldavia, con un solo obiettivo: vincere, per iniziare a sistemare le cose nelle qualificazioni Mondiali.
C'è un ct esonerato alla guida dell'Italia, per la prima volta nella sua storia. Questa sera Luciano Spalletti guiderà gli azzurri contro la Moldavia, nella seconda giornata (per la nostra Nazionale) delle qualificazioni ai Mondiali 2026, ma domani non sarà più il commissario tecnico. Un matrimonio mai riuscito, quello tra gli azzurri e l'ormai ex ct, che ha vissuto più "bassi" che "alti": da quel ko con la Svizzera, all'umiliazione contro la Norvegia di venerdì sera. Proprio dopo quella sfida si è tenuta la riunione d'emergenza tra Luciano Spalletti e il presidente Gabriele Gravina nella quale, al tecnico, è stato comunicato l'esonero. L'idea del leader della Figc è quella di ingaggiare Claudio Ranieri con doppio incarico: commissario tecnico, mantenendo la parola data ai Friedkin e il ruolo di consulente della Roma. Ranieri sta riflettendo ed è tentato, con Stefano Pioli come remoto piano-B. Intanto, dopo aver surrealmente comunicato il proprio esonero alla stampa in un'emozionale conferenza di vigilia, Spalletti scenderà in campo da esonerato e guiderà gli azzurri contro la Moldavia. Il girone è quasi compromesso per ciò che riguarda il primo posto, perché la Norvegia ha ottenuto tre vittorie su tre e oggi dovrebbe calare il poker sull'Estonia.
L'Italia dunque, per chiudere prima e qualificarsi direttamente, dovrebbe vincere lo scontro diretto nel match di ritorno con tre gol di scarto oppure sperare che Haaland e compagni sbaglino due delle rimanenti quattro gare: difficile, molto difficile. Resta più plausibile il secondo posto, con le due gare contro Israele (ora a 6 punti) che diventano fondamentali: gli azzurri accederebbero di nuovo ai playoff, con l'obiettivo di evitare il terzo ciclo senza Mondiali. Serve ovviamente una vittoria quest'oggi, contro una Moldavia (sulla carta) modesta e reduce dal 2-0 subito in amichevole dalla Polonia. Luciano Spalletti non dovrebbe stravolgere la formazione vista venerdì, anche se ragiona di escludere due interisti: Barella e Bastoni sono stati tra i peggiori in campo. In porta ci sarebbe Donnarumma, difesa con Di Lorenzo e Ranieri ai lati di Coppola (migliore in Norvegia), Cambiaso-Dimarco esterni, Frattesi e Tonali ai lati di Ricci. Sarebbero dunque cinque i cambi (out anche Rovella, Udogie e Zappacosta), che non toccherebbero l'attacco: confermati Retegui e Raspadori, mai pericolosi nel 3-0.
La Moldavia, zero punti e otto gol subiti in due gare, risponderebbe col 3-5-1-1 e due volti noti al calcio italiano: Ionita a centrocampo e l'ex Toro Damascan come supporto alla punta Nicolaescu. L'altro giocatore con esperienza internazionale è Reabciuk, ex Porto e Olympiacos, per il resto Clescenco schiera tanti elementi militanti nel campionato nazionale. Sulla carta non c'è partita, ma gli azzurri saranno estremamente sotto pressione al Mapei Stadium.