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Nazionale, Gravina commenta l'esonero di Spalletti: "C'è troppo voyeurismo"

Il presidente della Figc ha commentato l'esonero di Spaletti poche ore dopo l'annuncio del Ct in conferenza stampa 

08 Giu 2025 - 16:16
 © Getty Images

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Il Presidente Federale Gabriele Gravina commenta l'esonero di Luciano Spalletti. Ad annunciare l'addio dalla Nazionale è stato lo stesso Ct, che in conferenza stampa ha raccontato di essere stato esonerato ieri sera dall'incarico. Intercettato dalla stampa presente a Coverciano, Gravina ha commentato così la situazione: "Qual è il suo stato d'animo? Potete immaginarlo - ha detto visibilmente scuro in volto -. C'è troppo voyeurismo da parte vostra"

In mattinata, il numero uno del calcio italiano aveva preso parola alla vigilia del secondo match del girone di qualificazione contro la Moldavia: "È evidente che se perdi giocatori per infortunio con cui avevi lavorato in avvicinamento a questa fase si creano delle difficoltà, ma se la partita non è stata sentita come avremmo dovuto è un problema".

La sconfitta non è stata digerita dal presidente Figc: "Bisogna capire come si perde. In questo momento la Norvegia è più forte di noi, ha qualità straordinarie ed ha avuto una crescita esponenziale. Si può perdere, però bisogna sempre capire come". Difficile, però, dare una spiegazione: "Ci sono elementi oggettivi e soggettivi. Oggettivamente il campionato ci ha consegnato ragazzi stremati, alcuni addirittura sono arrivati solo due giorni prima della partenza. La partita non poteva essere preparata come avrebbe meritato".

Qualcuno nell'ambiente calcistico ha anche invocato le dimissioni dello stesso Gravina, partendo dal presidente della Lazio Claudio Lotito: "Con le dimissioni sarebbe peggio. Non mi va di rispondergli - ha commentato -, perché tende a portare i discorsi su livelli molto bassi e non accetto la sfida. Gli attacchi di certi soggetti sono l'emblema di un immobilismo che abbiamo ereditato, ma che dobbiamo rivoluzionare. Sono strumentali e inutili".

A preoccupare è il pericolo di una rottura nello spogliatoio, anche partendo dal caso Acerbi: "Non credo, ho parlato a lungo sia con Acerbi che con Spalletti. Non c'è spaccatura, ma nemmeno molta lucidità dovuta alla stanchezza. Sicuramente però l'ambiente non vive questo momento con distacco. Noi dobbiamo andare al Mondiale, non piangiamoci addosso e cogliamo l'occasione per migliorare".

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