ALLE 15 LECCE-MILAN

Milan, il giorno della verità: Pioli cerca conferme a Lecce

I rossoneri devono trovare continuità dopo il successo sul Psg: perché la corsa scudetto non può più aspettare

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In campo tutti i migliori, salvo l'infortunato Pulisic sostituito da Chukwueze, perché sia chiaro da subito un concetto fondamentale: la corsa scudetto non aspetta più e a Lecce il Milan deve trovare i tre punti. Tre punti e continuità, perché non resti un'illusione la vittoria in Champions contro il Psg e la squadra possa godersi le due settimane di sosta senza affanni e musi lunghi. La trasferta di Lecce - squadre in campo alle ore 15 - diventa in questo senso la partita più importante di tutte. C'è da invertire un trend che in campionato è diventato improvvisamente misero (due sconfitte e un pareggio nelle ultime tre uscite) e c'è soprattutto da rimanere aggrappati a Inter e Juve, che corrono veloce e hanno già allungato la classifica in testa. 

Per questo Stefano Pioli, a differenza di quanto fatto più volte nel recente passato, lascia da parte il turnover. Giocano i migliori a disposizione, con la sola eccezione di Krunic a centrocampo, che dovrebbe far rifiatare Musah al fianco di Reijnders. Continuità tecnica, prima che di risultati quindi, a partire dal modulo, riconfermato dopo la serata magica di Champions: sarà nuovamente 4-2-3-1, alla resa dei conti lo schieramento che tutta la squadra digerisce al meglio nelle due fasi e che permette al tecnico rossonero di portare uomini in zona Giroud e di non mettere troppi metri tra Leao e la porta avversaria.

D'altra parte il Lecce, lo ha dimostrato perdendo nel finale anche a Roma, è una squadra che gioca. Aspetta il giusto, ma prova sempre a uscire palla al piede, cercando poi le verticalizzazioni su Krstovic che, questa volta, sarà accompagnato da Strefezza (Almqvist è ai box infortunato), uno che in passato qualche grattacapo al Milan lo ha dato. Per il resto anche D'Aversa non ha grandi problemi, se non quello di trovare una soluzione alle sgasate di Leao e riprendersi i punti lasciati malamente all'Olimpico. 

Sarà una gara vera, sarà la gara della verità, perché lo spirito di Champions va replicato in campionato se non si vuole replicare la figuraccia fatta contro l'Udinese. La sfida a distanza tra Juve e Inter, che si ritroveranno faccia a faccia dopo la sosta, è già cominciata. Sta al Milan decidere se osservarla da lontano o cercare di inserirsi nella corsa scudetto. 

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