Lo stadio di Londra, che lo ha ammirato per quattro stagioni e mezzo, era tutto per lui, Stamofrd Bridge in piedi per omaggiare in grande stile il numero quattro dei Blues, all'ultima recita a nord della Manica e lui ha risposto commosso, battendosi in lacrime la mano sul cuore e abbracciando Maurizio Sarri. Senza rancore verso l'ex tecnico del Napoli, che almeno per una volta, nel match di coppa, ha progettato il suo Chlesea intorno a Fabregas. Fascia di capitano al braccio e primo rigorista in caso di bisogno, solo che l'happy ending non c'è stato perché l'emozione era troppa e Luke Steele gli ha parato il penalty. A risolvere la questione ci ha pensato allora l'altro osservato speciale, Alvaro Morata, che nei Blues non è ancora riuscito a conquistarsi un posto al sole, nonostante la concorrenza di Giroud non fosse tra le più spietate. Stuzzicato da Zola, che ha ricordato all'ex juventino cosa voglia dire indossare un certo tipo di maglia, prendersi le proprie responsabilità e abituarsi alla pressione, Morata ha rispedito le accuse al mittente con i due gol che hanno permesso al Chelsea di qualificarsi al turno successivo. E dopo la gara ancora spazio per le emozioni, con il post da brividi che ha in qualche modo ufficializzato l'addio di Fabregas: "Non sai quanto mi mancherai – ha scritto Morata - A te e alla tua meravigliosa famiglia, grazie di cuore per averci aiutato il più possibile. Grazie per tutti i momenti vissuti e buona fortuna in tutto ciò che farai!".

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No sabes cuanto te voy a echar de menos! A ti y a tu maravillosa familia, muchas gracias por ayudarnos en TODO lo posible. Gracias por todos los momentos vividos y mucha suerte en todo lo que hagas! @cescf4bregas ❤️

Un post condiviso da Álvaro Morata (@alvaromorata) in data: Gen 5, 2019 at 1:39 PST