inizio difficile

Roberto Mancini, due sconfitte su due: l'Arabia Saudita gli chiede la svolta

Partenza in salita per l'ex ct azzurro: tra un mese le prossime due partite, a Riad chiedono volti nuovi tra le convocazioni

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Roberto Mancini ha iniziato l'avventura con l'Arabia Saudita col piede sbagliato: le due amichevoli giocate a Newcastle sono finite 1-3 per la Costa Rica (che qualche giorno dopo ha perso 4-1 contro gli Emirati Arabi, nazionale che Riad percepisce come rivale) e 1-0 per la Corea del Sud. È ancora presto per le prime vere critiche, l'ex ct azzurro ha avuto poco tempo per incidere, anche nelle convocazioni che di fatto erano la fotocopia di quelle del suo predecessore Renard, ma è chiaro che una svolta è attesa a stretto giro di posta.

Il 13 ottobre ci sarà un'amichevole contro la Nigeria, quattro giorni dopo sfida contro il Mali: test fondamentali perché saranno gli ultimi prima degli impegni ufficiali, a metà novembre le qualificazioni ai Mondiali 2026 e a gennaio la Coppa d'Asia. In Arabia non sono sfuggite smorfie e posture durante i match contro Costa Rica e Corea del Sud, d'altronde il Mancio è sempre stato molto "trasparente" anche quando sedeva sulla panchina azzurra: la sensazione, spiegano i media arabi, è di un certo fastidio per come siano arrivati i gol subiti, con errori dei singoli o difendendo male di squadra.

Allo stesso tempo la critica non è stata troppo dura, in attesa di tempi migliori. Casomai sono i tifosi a essere più irritati, in un Paese comparso improvvisamente anche sul mappamondo calcistico per i grandi investimenti dei club, tocca alla nazionale dimostrare di essere all'altezza. "Nel primo tempo abbiamo giocato bene, abbiamo sprecato due occasioni da gol e non ci aspettavamo di subire quello della Corea" ha detto Mancini dopo la seconda amichevole, consapevole che c'è bisogno di tempo. A Riad sono sostanzialmente d'accordo: l’importante è che non sia troppo.

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