L'INTERVENTO

Malagò scuote la Serie A: "È l'ora di decidere. Allenarsi ok, ma le gare sono altra cosa

Il numero uno del Coni: "Bisogna capire poi come si roganizzano le partite"

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 "Il grande errore che si può fare è intervenire in mondi in cui ci sono precise deleghe e rappresentanze. Tu vuoi essere il presidente di una federazione? Allora questo è il tuo momento in cui prendere decisioni". E' il messaggio lanciato dal numero uno del Coni Giovanni Malagò al mondo della Serie A. "Qui si tratta che tutti devono perdere qualche cosa - ha aggiunto in un'intervista a Dazn - L'ideale sarebbe trovare insieme il modo in cui non ci siano né vincitori né vinti e che il calcio possa ripartire il prima possibile, a prescindere da questa stagione".

Sul rinvio degli Europei: "Decisione sacrosanta, pensa cosa sarebbe stato un Europeo senza pubblico - ha proseguito Malagò - Secondo me sarà un grande Europeo, sarà il motivo per cui il calcio a livello internazionale potrà ripartire tutto insieme". Infine il numero uno del Coni concorda con il ct azzurro Mancini che sostiene che tra un anno sarà ancora meglio: "Il ct non è uno di tantissime parole, ma quando le dice sono pesate e ponderate. Trasferisce il giusto entusiasmo ma al contempo ha già individuato le opportunità nascoste da qui a un anno perché la nostra è una squadra giovane, che deve amalgamarsi. Un anno in più di esperienza potrebbe essere importante e utile per la nostra Nazionale".

Ancora Malagò a Radio Kiss Kiss Napoli: "Io sono solo felice che le squadre di calcio siano messe in condizione di potersi riallenare. Perché significherebbe che al tempo stesso potranno tornare alle loro attività anche tutte le atlete e gli atleti che, a livello individuale con molti meno rischi, sono stati fermati. Ma una cosa è allenarsi, un'altra è fare una partita. Sull'allenamento non ci sono dubbi, salvo che le cose fino al 4 maggio procedano bene. Bisogna poi capire come si organizza la partita, che non è nel luogo dove ci si allena". "Tutti hanno legittime aspirazioni di completare il campionato, ma non credo che le stesse cose che possono fare le squadre di Serie A, anche Serie B e Serie C riuscirebbero a garantirle. Domani ci sarà un importante incontro con il Comitato medico-scientifico della Federcalcio, magari potrebbero dire che va avanti solo chi può, e gli altri faranno le loro valutazioni".

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