Agnelli: "Conte è la Juve ma ha scelto l'Inter e ora ha l'obbligo di vincere"

Il presidente bianconero: "Scudetto? Della Lazio temo la spensieratezza"

  • A
  • A
  • A

Conte, l'Inter, la Lazio e lo scudetto conteso. E poi ancora Sarri, Guardiola, Messi e il futuro bianconero. Andrea Agnelli, presidente della Juve, parla a Radio 24 e "regala" spunti d'analisi interessantissimi. Iniziando proprio dall'allenatore nerazzurro: "Conte è una bandiera juventina e un capitano juventino. Ha vinto scudetti e sollevato la Champions. Conte è la Juventus. Il rapporto è cordiale e disteso come deve essere, poi è altresì vero che nel contesto in cui viviamo ci sono professionisti, la sfida che lui ha reputato più affascinante è quella di riportare l'Inter a vincere. E' una sfida ambiziosa".  Una sfida che tradotta in chiave scudetto vede oggi uno scontro a tre tra la Juve, l'Inter e la Lazio di Inzaghi: "Della Lazio temo la spensieratezza. Se riesce a traghettare marzo-aprile sarà per loro un grande vantaggio. Ovviamente, questa spensieratezza può diventare anche un boomerang nel caso di qualche risultato negativo, considerando che ormai la qualificazione Champions per la Lazio è quasi fatta. L'Inter non ha questa spensieratezza, con Conte si è caricata dell'obbligo di vincere".

LA STAGIONE DELLA JUVE
Da qui il discorso si allarga alla stagione juventina, alla Champions (ovviamente) e a uno sguardo sul futuro prossimo: "Il voto alla stagione è ottimo, siamo primi in campionato e agli ottavi di Champions. C'è stata solo una piccola sbavatura in Coppa Italia. E' mia abitudine valutare la stagione alla fine, è sciocco pensare di vincere lo Scudetto a febbraio. Ma essere ora al comando è convincente. Per il Lione c'è grande rispetto ma anche grande consapevolezza dei nostri mezzi: la squadra l'ho vista bene, serena, è in crescita. Ora arrivano gli appuntamenti che vengono preparati fin dall'estate, sono queste le partite che i giocatori vogliono giocare".

DA ALLEGRI A SARRI PASSANDO PER... GUARDIOLA
"Con Allegri è normale sia rimasto un senso di stima e di amicizia dopo 5 anni, le valutazioni sono state diverse e hanno portato ad un cambio della guida tecnica individuando un tecnico con le caratteristiche di Sarri. Se ho mai pensato a Guardiola? Non pensare a Guardiola sarebbe una eresia, ma lui in questa fase è molto felice dov'è al di là delle situazioni contingenti. Se fosse libero la prossima estate? Noi siamo molto felici con Sarri in questo momento. Quello che mi fa piacere se mi guardo indietro sono i due cicli che abbiamo aperto, uno con Antonio e l'altro con Max (Allegri, ndr). L'idea e la forza di una idea stanno nella sua prosecuzione nel tempo".  

"MESSI IN ITALIA UN BENE PER TUTTI"
Se una squadra italiana prendesse Lionel Messi "sarebbe qualcosa di migliore per tutti. Le prime cinque società in Italia sono Milan, Inter, Juve, Roma e Napoli, se tutte avessero un campione come Messi sarebbe un bene per tutti. Noi abbiamo un problema nella nostra nazione. Il problema è che guardare una gara di Serie A all'estero sembra una via crucis".

MASSIMA FIDUCIA IN PARATICI
"Paratici è un grandissimo dirigente, l'ha dimostrato negli anni scorsi e lo sta dimostrando tuttora. Da questo punto di vista non è sotto esame. Paratici ha una differenza rispetto al passato, che oggi è sotto i riflettori e prima non lo era. Ma uno deve valutare anche il percorso di un dirigente come Fabio, non è sotto esame assolutamente".

CHIELLINI LEADER BIANCONERO
"Giorgio manca a qualsiasi squadra. E' un vero leader, in campo e fuori dal camp. La sua assenza si è sentita, ma abbiamo la fortuna di avere una rosa che tecnicamente non lo ha fatto rimpiangere con Bonucci, De Ligt, Rugani e Demiral". 

PROMOSSO IL VAR, ORA E SEMPRE
"Il Var mi piace e mi piacerà sempre, Il calcio è un servizio e bisogna ridurre quanto più possibile il margine d'errore, quindi ben venga ogni strumento utile a riuscirsi. Le parole del presidente della Fiorentina Commisso? Mi hanno fatto piacere perché hanno fatto capire a Sarri cosa significa essere Juventus e come si può scatenare una campagna mediatica contro la Juve. Sono stato contento di sentire Sarri parlare a Ferrara del rigore contro di noi e dire cosa sarebbe accaduto se a parti inverse fosse stata la Juventus ad averlo a favore".

LA JUVE DEVE ESSERE SEMPRE COMPETITIVA AI MASSIMI LIVELLI
"La Juve tra 5 anni? Abbiamo la consapevolezza che il piano presentato agli investitori sia da perseguire e che sia quello giusto per mantenere la Juve competitiva. Sapevamo che questo sarebbe stato un anno di trasformazione, con il rafforzamento della società e un aumento dei ricavi. Abbiamo una squadra dentro e fuori dal campo che può portare avanti la Juve nei prossimi anni"

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments