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Conte: "Nostro calendario folle. Ma all'Inter queste domande me le faccio solo io"

Il tecnico nerazzurro polemizza: "Quando c'è da dare uno schiaffo, lo prendiamo sempre noi"

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Con il pareggio 2-2 contro la Roma, l'Inter dice addio alle residue ambizioni scudetto ma accoglie con quattro giornate di anticipo la qualificazione alla prossima Champions League: "Ci siamo qualificati in anticipo con 14 punti di distacco dalla quinta. Se il nostro è un campionato sottotono, cosa si dirà delle altre squadre? Mi pare che ci sia anche un po’ di premeditazione. È come col calendario, non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere, alla fine avete sempre ragione voi. Se andate a vedere in maniera onesta e leale vedete che ci sono delle anomalie importanti. Noi nel periodo cruciale affrontiamo sempre squadre più riposate. Io qualche domanda me la faccio, il problema è che all’Inter me le faccio solo io”.

I nerazzurri stanno crescendo sul campo: "Questi ragazzi devono accumulare esperienza e ritrovare l'abitudine a giocare un certo tipo di partite. La squadra deve migliorare nelle qualità della rosa e in tanti altri fattori, ma io a questi ragazzi non posso dire nulla". Poi torna sulla polemica del calendario: "E' stato fatto per metterci in difficoltà, abbiamo sempre un giorno in meno di riposo rispetto a tante altre squadre, giocando sempre alla sera tardi. Queste cose alla fine le paghi, inutile girarci intorno. E' la quinta volta consecutiva che giochiamo contro squadre che hanno sempre un giorno in più di riposo. Quando c'è da fare compromessi, chi paga è l'Inter.  Alla fine, chi prende uno schiaffo è sempre l'Inter. Strano... Non potete non vedere quello che è accaduto"".

 

Sul fallo non fischiato a Lautaro Martinez prima del gol di Spinazzola Conte non ha dubbi: "Non voglio attaccare gli arbitri perché stanno vivendo un momento particolare anche loro, però quello è fallo e ci ha cambiato la partita visto che poi abbiamo preso gol". Sulla trequarti invece ha giocato Brozovic con compiti particolari: "Gli ho chiesto di pressare sul loro centrale difensivo per evitare che giocassero palle filtranti in fase di possesso. Quando avevamo la palla doveva creare superiorità numerica quando ci pressavano".

 

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