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Inter, Marotta: "Il ko col Sassuolo? No alibi, obiettivo seconda stella"

Il dirigente nerazzurro: "Bisogna avere la consapevolezza di soffrire ma continuare con fiducia"

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All'indomani del ko contro il Sassuolo, doccia fredda inattesa, l'amministratore delegato dell'Inter Beppe Marotta ha affrontato il presente nerazzurro con grande obiettività ma altrettanta determinazione: "E' stata una sconfitta sicuramente meritata. Ci sono momenti nella vita e nello sport dove si deve essere consapevoli di soffrire. Ma dobbiamo avere la forza di continuare su questa strada, con la fiducia data dal percorso fatto in questa stagione. La classifica è di grande riguardo, abbiamo vinto la Supercoppa e il percorso è frutto di un gioco bello e spettacolare della squadra".

Quindi, difficoltà a parte, la barra resta dritta sull'obiettivo: "Non vogliamo coltivare la cultura dell'alibi - ha proseguito Marotta ai microfoni di Sky - ma sapevamo che questi due mesi sarebbero stati i più difficili della stagione. Dal 12 gennaio abbiamo giocato con nove squadre di altissimo livello, ma non deve essere un alibi. Dobbiamo affrontare le avversarie con la consapevolezza di voler essere protagonisti, con la serenità e la voglia di credere in noi stessi".

Nessun alibi, avanti con fiducia. Fiducia nella squadra ma soprattutto in chi la guida, Simone Inzaghi: "Il tecnico ci offre la garanzia di essere un protagonista molto preparato, che sta svolgendo il compito dato a inizio stagione. Ieri è stata una sconfitta meritata che ci deve dare spunto per farne tesoro, vedere le cose che non sono andate ma con la consapevolezza di credere in noi stessi. La squadra ha degli obiettivi chiari in testa, siamo campioni in carica e vogliamo difendere lo Scudetto e ottenere la seconda stella".

Un momento di difficoltà coinciso con una flessione inattesa di alcuni protagonisti annunciati. Lautaro Martinez in primis: "Simone lo ha sottolineato nel dopo partita e io lo ribadisco. In un ragazzo ci sono sempre alti e bassi, ma in settimana fa vedere di applicarsi. Gli manca la cosa più importante, il gol che lo faccia crescere in autostima. Sta a squadra e società supportarlo per ritrovare quel gol e per farlo tornare il giocatore che conosciamo e stimiamo tutti".

Un giocatore importante, tanto quanto Brozovic, il perno del centrocampo nerazzurro. Per il croato, finalmente, si è arrivati al momento della firma sul rinnovo del contratto sino al 2026: "Oggi sappiamo che società e giocatore vogliono continuare insieme, nel giro di poco arriveremo sicuramente alla firma che sancirà il prolungamento". Stesso obiettivo per Perisic ma anche per Handanovic: "Abbiamo la fortuna di avere a che fare con calciatori in scadenza ma da ammirare per quello che dimostrano ogni giorno: parlo di Perisic, di Handanovic, ma anche di Ranocchia. Quando parliamo di Perisic e Handanovic parliamo di professionisti coi quali vogliamo dialogare per trovare l'accordo, senza fretta perché hanno dimostrato di voler indossare questa maglia e di essere giocatori di valore".

Intanto ieri a San Siro si sono espressi, in maniera decisiva, giocatori che tra pochi mesi potrebbero vestire proprio la maglia nerazzurra. La prova di Raspadori, Frattesi e Scamacca aumenta la voglia di andare a prenderli: "Il Sassuolo è il modello tipico del calcio fatto di gioventù e spensieratezza, con campioncini che potranno recitare un ruolo importante in futuro. Ma la squadra stessa è spensierata e questo fa giocare i giocatori nel migliore dei modi; si esprimono al massimo e attirano l'attenzione dei club più importanti. Mi fa piacere per il club e per il suo ad Carnevali". 

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