L'ANALISI

Il Milan ormai ha una certezza: il gioco funziona anche senza i big

Con alcuni giocatori chiave out, i rossoneri sono usciti dal difficile campo del Lille con qualche convinzione in più

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La prova del nove per capire il reale valore di questo Milan è stata abbondantemente superata. Strapazzati nella partita di San Siro, i rossoneri hanno dimostrato di non essere inferiori al Lille nonostante assenze che, alla vigilia, sembravano dimezzare le possibilità della squadra guidata, anche in questa occasione, da Bonera. Invece, anche senza Ibra, LeaoSaelemaekers e con Calabria, Kessié e Romagnoli in panchina, il Milan è tornato dalla Francia con la certezza che la forza della sua organizzazione di gioco rende tutto più semplice.

Certo, sarebbe perlomeno avventato non riconoscere l'importanza, spesso decisiva, di Ibrahimovic, non solo per la quantità di gol segnati ma anche per le possibilità che garantisce nel far progredire la manovra offensiva. Senza di lui, in ogni caso, il Milan ha dimostrato di sapere arrivare al gol anche per altre vie, approfittando di una giocata in verticale da applausi di Tonali (che comunque non sarà un titolare ma è un lusso tenerlo in panchina) per Rebic (nell'occasione vice-Ibra) che ha regalato a Castillejo la rete del vantaggio. Anche senza il consueto apporto di Hernandez, costretto a non sbilanciarsi troppo per la posizione di Araujo, il Milan è stato in grado di gestire la partita, senza dare l'impressione di ritrovarsi in balia degli avversari come tre settimane fa a San Siro. E non è poco. 

Nonostante la difficoltà nel far risalire il pallone, per la disposizione difensiva del Lille, che teneva le due punte sui centrali rossoneri, i due esterni di metà campo stretti per non concedere giocate verticali e i due mediani su Tonali e Bennacer, il Milan ha dato grande prova di maturità cercando strade alternative ma, soprattutto, non dando mai l'impressione di trovarsi in seria difficoltà in difesa, ingenuità sul gol francese a parte. Il Milan, insomma, è una squadra a tutti gli effetti, un collettivo ormai collaudato. Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sulle reali aspirazioni della squadra di Pioli, la partita di Lille ha dimostrato che qualsiasi traguardo è alla sua portata. 

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