INTERVISTA ESCLUSIVA

Cannavaro: "Voglio tornare ad allenare, basta fischi a Donnarumma in Nazionale"

L'ex Pallone d'Oro a SportMediaset: "Spalletti scelta giusta per l'Italia. Napoli favorito per lo scudetto, Real per la Champions"

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Cannavaro: "Voglio tornare ad allenare, basta fischi a Donnarumma in Nazionale" - foto 1
© instagram

Fabio Cannavaro è stato intervistato da Marialuisa Jacobelli sul profilo Instagram di SportMediaset e ha parlato a 360° di Nazionale, obiettivi futuri, Arabia Saudita e favoriti per lo scudetto e la Champions League. "Luciano Spalletti ha avuto poco tempo per lavorare sulla panchina azzurra, ma in questa Italia ci sono dei giovani interessanti come Frattesi e tanti altri - ha spiegato l'ex Campione del Mondo -. La preoccupazione è quella dei due difensori centrali, dove in questo momento si sente un po' la mancanza anche se chi è stato chiamato finora ha fatto il suo dovere". "E' un'Italia che ha margini di miglioramento e il mister avrà tempo per metterci del suo - ha aggiunto -. La Federazione ha fatto la scelta migliore". Poi, sempre parlando di Nazionale, Cannavaro si schiera dalla parte di Gigio Donnarumma in relazione ai fischi di San Siro rivolti al portiere: "Chi indossa la maglia della Nazionale non va mai fischiato. Al di là del fatto che giocava al Milan prima di andare a Parigi è stato uno dei protagonisti dell'Italia di Mancini".

Da giocatore Fabio Cannavaro ha vinto quasi tutto. Ma ora l'ex Pallone d'Oro vuole dimostrare il suo valore anche in panchina. "Io vorrei continuare ad allenare perché mi piace e mi rende orgoglioso - ha raccontato -. Posso cercare di trasmettere le mie conoscenze ai giovani e mi piace vivere le emozioni sul campo". "Ho provato a fare anche altro fuori dal campo, ma in tribuna quella fiamma che ho dentro è incontrollabile ed è meglio stare in campo che sugli spalti - ha aggiunto -. Ho tanta voglia di poter fare quello che mi piace". 

In passato, del resto, Fabio ha avuto grandi allenatori con cui confrontarsi e da cui imparare molto. "Lippi mi ha aiutato tantissimo fin dai primi anni a Napoli. Ho avuto la fortuna di essere allenato da lui appena sono arrivato in prima squadra dalla Primavera - ha raccontato -. Dopo tanti anni, poi in Nazionale con lui abbiamo condiviso una delle più belle pagine del calcio italiano". "Ancelotti? Ho avuto la fortuna di incontrarlo nella sua prima avventura a Parma da allenatore e da allora è cresciuto tanto. Può sembrare "antico", ma è un "antico" sicuro - ha continuato -. Riesce a tira fuori il meglio dai suoi giocatori. A Napoli fu criticato molto, poi ha vinto tutto col Real. Andare a guidare una delle miglior nazionali al mondo come il Brasile sarebbe un grande traguardo per lui". 

Capitolo Arabia Saudita. "Io sono stato all'Al-Nassr nel periodo peggiore. Il Principe aveva grandi obiettivi a parola, poi a livello economico avevano un po' di problemi. Io in quattro mesi non ho mai preso uno stipendio e abbiamo interrotto il rapporto - ha spiegato Cannavaro -. In Arabia Saudita il calcio sta crescendo a un livello importante e ha dei giocatori bravi. Ora stanno facendo spese folli, ma in futuro si calmeranno un po'. E' un mercato che fa concorrenza all'Europa ed è questo che fa paura".

Poi qualche battuta sulle favorite per lo scudetto e per la Champions League di questa stagione. "Per lo scudetto dico ancora Napoli perché ha una rosa competitiva - ha detto Cannavaro -. Sono i Campioni d'Italia ed è giusto puntare ancora su di loro". "Quando si parla di Champions League invece devo dire sempre Real Madrid", ha aggiunto. 

Infine sulla stracittadina di Milano che andrà in scena sabato a San Siro: "Il derby è sempre una partita speciale. Inoltre si gioca dopo gli impegni delle nazionali e con tante incognite. L'Inter in questo momento mi sembra un gradino avanti, ma anche il Milan ha una squadra che mi piace". 

 

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