Nba Finals 2019: Toronto piega Golden State in gara-1 e si porta sull'1-0 nella serie

I canadesi si impongono 118-109 all'Air Canada Centre grazie ai 32 punti di Siakam, agli Warriors non bastano i 34 di Curry

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Le Finals Nba si aprono subito con un colpo di scena. I Toronto Raptors si impongono 118-109 all'Air Canada Centre, piegano i Golden State Warriors in gara-1 e trovano la prima vittoria della propria storia in finale. La squadra di Nick Nurse controlla il match sin dalle battute iniziali e sfrutta l'ottima serata di un Pascal Siakam da 32 punti con 14/17 dal campo. Agli Warriors, ancora privi di Kevin Durant, non bastano i 34 punti di Steph Curry.

Se il buongiorno si vede dal mattino, quella tra Toronto Raptors e Golden State Warriors è una serie destinata a regalare non poche emozioni. Le Finals Nba 2019, infatti, si aprono subito con un colpo di scena: i canadesi, alla prima gara di finale della propria storia, si impongono 118-109, spinti dal calore dei 20mila dell'Air Canada Centre, e si portano sull'1-0 nella serie. Per nulla intimidita al cospetto dei bicampioni in carica, la squadra di coach Nick Nurse si regala una notte magica, destinata a rimanere nella storia della franchigia e in quella di Pascal Siakam, l'assoluto protagonista del match. Il numero 43 dei Raptors gioca una gara da incorniciare su entrambi i lati del parquet, chiudendo con 32 punti (con 14/17 dal campo), otto rimbalzi, cinque assist e ben 11 canestri in fila a cavallo tra il secondo il quarto periodo. Una prestazione sublime, che consente a Kawhi Leonard, il volto e l'anima della franchigia, di potersi gestire, alla luce delle non perfette condizioni fisiche, e di giocare una partita 'normale': sono 23 i punti per l'ex San Antonio Spurs, che resta sul parquet 43 minuti, aggiungendo anche 8 rimbalzi e 5 assist al proprio bottino. A eccezione di uno spento Kyle Lowry, autore di una prova da 7 punti, 6 rimbalzi e 9 assist (ma con un plus/minus di +11), tutto il quintetto canadese chiude in doppia cifra, con Marc Gasol che aggiunge 20 punti e 7 rimbalzi alla causa e il veterano Danny Green, che chiude a quota 11. Come al solito, poi, preziosissimo il contributo del cecchino Fred VanVleet, in uscita dalla panchina: 33 minuti sul parquet e 15 punti pesantissimi a gara in corso.

Una serata tutt'altro che positiva, invece, per i Golden State Warriors, che incassano un colpo pesantissimo. In attesa di recuperare Kevin Durant, pedina fondamentale nello scacchiere di coach Steve Kerr, i campioni in carica giocano una gara-1 decisamente sottotono, come testimoniano le percentuali al tiro: 43% dal campo di squadra (contro il 50% concesso ai canadesi) e 38% dall'arco. Dopo aver chiuso sotto di 10 punti all'intervallo lungo, la reazione degli Warriors passa dalle mani di Steph Curry, che chiude alla sirena finale con 34 punti (con 8/18 dal campo e 4 triple), 5 rimbalzi e 5 assist, ma nemmeno il numero 30 riesce a rimettere in carreggiata i 'Guerrieri della Baia'. A dare manforte al due volte MVP ci pensa l'altro Splash Brother, Klay Thompson, che si ferma a quota 21, mentre Draymond Green realizza una tripla doppia da 10 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, che serve però solo per le statistiche. Troppo scarso il contributo del supporting cast: sono solo 6 i punti di Andre Iguodala, uscito malconcio dal parquet prima della sirena finale, 2 quelli di Jordan Bell e, in generale, 36 quelli che arrivano dalla panchina. Le assenze pesantissime di DeMarcus Cousins e Kevin Durant e i nove giorni di riposo per aver liquidato Portland in quattro gare sicuramente hanno inciso negativamente sulla serata di Golden State, che deve subito provare a cambiare marcia per non rischiare di ritrovarsi sotto 2-0 nella serie, un risultato che, numeri alla mano, sarebbe assai difficile da rimontare.

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