La Reyer Venezia si prende gara-1 della semifinale scudetto al PalaRadi, sorprendendo una Vanoli Cremona che aveva concluso in vantaggio il primo tempo. E invece gli uomini di Walter De Raffaele vincono per 87-80, guidati dalle prove da fuoriclasse di Mitchell Watt (22 punti) e Michael Bramos. Ma è fondamentale anche l'apporto di Stefano Tonut e quello di Bruno Cerella, autore di triple decisive nei momenti più delicati della gara dell'Umana.
Si ferma a quota 8 la serie di vittorie consecutive al PalaRadi della Vanoli di Romeo Sacchetti, che con la Coppa Italia già conquistata punta a fare suo anche lo scudetto in una stagione storica. Ma bisogna fare i conti con Venezia, che campione d'Italia lo è diventata per l'ultima volta solo un paio di stagioni fa, nel 2017. E che in questa storica semifinale (la prima di sempre per i lombardi) comincia nel migliore dei modi, nel nome delle sue stelle e anche dei suoi ispiratissimi italiani.
Cremona prova ad allungare già a inizio partita, con Venezia che però risponde presente. Serve quindi una tripla di Diener per porre le condizioni della prima mini-fuga, che diventa effettiva dopo il suo servizio per Mathiang che vale il 12-6. Ci pensa quindi Bramos a regalare cinque punti consecutivi alla Reyer, inclusa una bella tripla. Saunders riporta Cremona sul +6, Watt non ci sta e segna canestri a ripetizione. Stone con la tripla riporta gli ospiti sul -1 e si capisce che sarà partita vera, anche se Saunders si inventa sulla sirena la tripla del 24-20.
A inizio secondo quarto Ruzzier serve a Gazzotti la palla del nuovo +6, quindi è la tripla di Stojanovic a regalare ai padroni di casa il massimo vantaggio sul 31-24. Sono Watt e Daye a tenere Venezia in partita, poi anche Vidmar inizia a trovare continuità sotto canestro e gli ospiti si riportano sul -4. Bramos ferma fallosamente Aldridge che realizza solo un libero, quindi Bramos da tre e Vidmar confezionano il pareggio: 35-35. Si gioca punto su punto, Crawford dall'arco riporta la Vanoli sul +3 e si va all'intervallo lungo sul 40-37.
Nel terzo parziale però Venezia entra in campo con un piglio tutto nuovo: Mathiang prova ad accelerare di nuovo per i padroni di casa che si portano sul +5, ma ben presto Haynes trova la tripla del nuovo -2. Quindi serve a Mazzola la palla del pareggio. Si segna dall'arco di qua e di là (prima Stone, poi Crawford). Daye confeziona il nuovo sorpasso dell'Umana, a cui stavolta Cremona non riesce a reagire: Stone, poi ancora Daye da tre, Vidmar che vola in cielo e strappa la palla a Ruzzier, Daye che dall'altra parte infila nel cesto. Questo il parziale di 11-0 che fa sognare Venezia. Ruzzier però dimentica subito la stoppatona subita da Vidmar e mette la tripla che fa respirare i suoi. Dall'arco risponde però subito Cerella: +8 Venezia. Stojanovic e Ricci da tre riportano Cremona sul 57-59, ma dopo Watt e Ruzzier riecco Cerella: altra tripla pesantissima e 64-59 per la Vanoli a fine terzo quarto.
Crawford prova subito a rimettere i suoi nella partita in avvio di quarto periodo, ma la Reyer è troppo ispirata: in particolare Watt, che segna sei punti di fila ed è +9. Haynes con la tripla firma addirittura il +12, e il PalaRadi inizia a non crederci più. Ci prova quindi il solito Crawford con un'altra tripla, ma dall'altra parte Tonut e Cerella ristabiliscono le distanze. C'è quindi uno dei pochi momenti in cui Travis Diener si mostra davvero ispirato con un gran canestro in caduta, quindi Saunders timbra il -7. Venezia però non ci sta proprio a vivere un finale in apnea e realizza altri due centri da tre con Haynes e Bramos, intervallati da quello di Diener. Ci pensa quindi Watt a trovare l'ultimo canestro della Reyer. E in una notte del genere per lui (conclusa con ben 22 punti all'attivo), forse non era possibile attendersi un finale diverso.
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