SEI NAZIONI

Sei Nazioni: un bell’inizio non basta, l’Italia affonda in Inghilterra

Azzurri in meta a Twickenham dopo tre minuti e in partita in tutto il primo tempo, ma i padroni di casa cambiano marcia dopo l'intervallo e conquistano la vittoria

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Seconda sconfitta in altrettante partite per l’Italia nel Sei Nazioni 2021: a Twickenham non basta un grande inizio agli azzurri (Ioane in meta al 3’) per mettere paura all’Inghilterra, che vince 41-18 segnando sei mete (Hill, Watson, May, ancora Watson, Willis e Daly). L’unico lampo degli Azzurri nel secondo tempo è la meta di Allan, a giochi però ormai fatti. Per l’Italia è il ko consecutivo numero 29 nella competizione.

Getty Images

Che fosse complicatissimo fare risultato a Twickenham, pur contro una nazionale proveniente dall'amara sconfitta contro la Scozia e priva dell’appoggio dei loro tifosi, era preventivabile: l’Italia ha comunque il merito di mettere in difficoltà in più occasioni, soprattutto nel primo tempo, gli avversari inglesi, prima però di capitolare in una ripresa in cui i padroni di casa cambiano definitivamente marcia e volano in scioltezza verso il successo. Gli Azzurri sono protagonisti di una partenza fulminante, diversamente da quanto accaduto all’Olimpico contro la Francia: dopo neanche tre minuti di gioco, infatti, Paolo Garbisi trova il varco giusto per Monty Ioane, che va a segnare all’angolo. Lo stesso Garbisi fallisce la trasformazione, ma l’Italia è avanti a sorpresa 5-0. Gli inglesi vogliono evitare di restare intrappolati come contro la Scozia e alzano subito la pressione, ribaltando il punteggio nel giro di pochi minuti: Owen Farrell realizza un piazzato al 9’ per i primi tre punti dei suoi, Jonny Hill al 14’ firma una meta al termine di un’azione multifase che, dopo la trasformazione sbagliata da Farrell, vale l’8-5. L’Italia approfitta comunque di qualche errore di troppo degli avversari e al 20’ il mancino di Garbisi dalla piazzola porta il punteggio sull’8-8. L’Inghilterra risponde sei minuti dopo, con Anthony Watson che varca la linea di meta e Farrell che trasforma, ma la Nazionale azzurra non molla e lotta per arrivare all’intervallo a distanza di break: a tempo scaduto, però, Jonny May si inventa un’incredibile acrobazia per evitare di uscire dal campo, segnando accanto alla bandierina la meta del 20-8.

A inizio ripresa è ancora Garbisi su punizione ad accorciare (20-11) ma Watson fa doppietta su splendido intercetto dalla propria metà campo per la meta che vale il punto bonus in classifica e che, soprattutto, taglia le gambe alla squadra di Franco Smith. Passano dieci minuti, infatti, e gli inglesi segnano la quinta meta di giornata, con Jack Willis, e anche se al 65' gli Azzurri vanno a segno con Tommaso Allan (splendido l'offload di Guglielmo Palazzani a liberare l'italo-scozzese), un solo minuto dopo Elliot Daly chiude definitivamente i conti, con il punteggio fissato sul 41-18 dopo la trasformazione di Farrell. Squadre stanche e poche emozioni negli ultimi minuti, il risultato non cambia fino all'80'. Ennesimo conto salato per l'Italia, alla 29a sconfitta consecutiva nel Torneo: la luce in fondo al tunnel ancora non si vede.

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