RUGBY

Paolo Garbisi al Montpellier, anche il rugby ha la sua Bosman

La Federazione ha concesso il nulla osta

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Nel 1995 un provvedimento adottato dalla Corte di giustizia dell'Unione Europea sanzionò il diritto al trasferimento dei calciatori nelle federazioni appartenenti all'UE. L’8 luglio 2021 la sezione Lavoro del Tribunale di Venezia si è pronunciata in via, cautelare, nell’attesa del giudizio di merito, obbligando la Federazione Italiana Rugby ad autorizzare il tesseramento del giocatore di Rugby Paolo Garbisi presso il Montpellier Rugby, Club appartenente alla Federazione Francese Rugby, di fatto superando l’illegittimo vincolo imposto dalla Federazione Italiana di divieto di trasferimento all’estero del giocatore sino al 2023, ultrattivo rispetto al contratto risolto ad Aprile con la Federazione. Il provvedimento del Giudice Veneziano è stato fondato sulla violazione di norme europee che garantiscono la libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione e di quelle costituzionali italiane che garantiscono il diritto al lavoro.

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In data 8 Luglio 2021 il Tribunale di Venezia, sezione Lavoro, nell’attesa che venga discusso il merito, ha emesso un provvedimento cautelare inaudita altera parte, ordinando alla Federazione Italiana Rugby l'immediato rilascio del nulla osta per il trasferimento del giocatore Paolo Garbisi al Montpellier Hérault Rugby. Il giocatore era precedentemente legato a Federazione Italiana Rugby con un contratto triennale in base al quale avrebbe prestato la propria attività per Benetton Rugby, come di fatto avvenuto nella stagione 2020-2021.

L’accordo prevedeva, tuttavia, un ingaggio per il solo primo anno e che, laddove entro il 30 aprile 2021 non fosse stato raggiunto un accordo economico per la stagione 2021-2022, lo stesso sarebbe stato risolto per volontà delle parti, fatta salva una clausola, di oggettiva illegittimità, che avrebbe vietato all’atleta trasferimenti all’estero sino al 2023.

Di fatto, in assenza di un accordo economico, il contratto si è risolto; tuttavia FIR, nonostante la richiesta del rilascio del clearance, ha fatto valere il vincolo al divieto di trasferimento all’estero, negando a Garbisi in un primo tempo l’autorizzazione al trasferimento. Nel contempo il giocatore, in data 28 giugno, stipulava un accordo di lavoro professionistico pluriennale di tipo espoir con il Montpellier, avente efficacia dal 1 luglio.

Stante il termine ultimo posto dalla Lega Nazionale Rugby Francese del 10 luglio per il tesseramento dei giocatori provenienti da federazioni estere e stante il perdurante silenzio della Federazione Italiana Rugby, Paolo Garbisi, assistito dagli agenti Emmanuel Billot e Pascal Forni di CSM Sport & Entertainment sugli aspetti negoziali, e da un team di legali costituito dall’avvocato Carlo de Marchis sulla parte giuslavoristica, dagli avvocati Stefano Previti, Andrea Bernasconi e Flaviano Sanzari di Studio Previti sulla normativa di diritto sportivo di Word Rugby e delle Federazioni coinvolte e con il supporto dell’avvocato Leonello Azzarini, ha presentato ricorso presso la sezione Lavoro del Tribunale di Venezia chiedendo che in via urgentissima e cautelare e inaudita altera parte venisse rilasciato il nulla osta da parte della Federazione Italiana Rugby ponendo alla base della richiesta non solo i motivi di urgenza appena rappresentati ma altresì l’illegittimità del vincolo imposto dalla federazione di divieto di trasferimento all’estero dell’atleta, in violazione delle norme europee che garantiscono la libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione nonché, inter alia, di quelle costituzionali italiane che garantiscono il diritto al lavoro.

Nell’attesa che venga discusso il merito della causa, il giudice del Tribunale di Venezia, sezione Lavoro, dottoressa Chiara Coppetta Calzavara, ha ritenuto di concedere il provvedimento di urgenza richiesto inaudita altera parte dagli avvocati dell’atleta.

Si tratta sicuramente di un provvedimento significativo che si pone tra l’ordinamento sportivo e quello ordinario e che fa luce su quei vincoli, spesso di dubbia legittimità, come nel caso di specie,

imposti dalle federazioni nazionali ai propri atleti, anche se di fatto professionisti, in violazione delle norme fondamentali degli ordinamenti europei e nazionali.

A seguito di tale provvedimento il neo-eletto Presidente di Federazione Italiana Rugby, Marzio Innocenti, ex nazionale italiano con 42 presenze all’attivo, dissociandosi dal solco tracciato dalla precedente presidenza, ha tempestivamente provveduto al rilascio dell’autorizzazione, consentendo a Paolo Garbisi il tesseramento presso Montpellier Hérault Rugby. Tale scelta concretizza quella nuova impostazione sostenuta in fase di candidatura di grande cambiamento rispetto all’era pregressa ove gli atleti di interesse nazionale venivano vincolati loro malgrado e surrettiziamente agli interessi della Federazione.

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