MONDIALI RUGBY

Mondiali di rugby: in semifinale vanno Inghilterra e Nuova Zelanda  

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L'Australia prova a giocarsela ma una Inghilterra granitica spezza prima l'equilibrio con due mete in pochi minuti di May e poi dilaga. Match senza storia invece quello tra All Blacks e Irlanda, con i tuttineri che controllano sin dall'inizio e con i verdi – mai in partita - che marcano i primi punto solo dopo 70 minuti di gioco. Due mete per Aaron Smith.
Domani Galles-Francia e Giappone-Sudafrica.

Inghilterra-Australia 40-16
A Oita va in scena una vera battaglia tra due squadre che giocano in maniera aggressiva e determinata sin dall'inizio. Australia meglio degli avversari nei breakdown ma gli inglesi sono spietati, hanno nel complesso qualcosa in più: dimostrano di non perdere davvero mai la testa, di sapere cosa vogliono e come ottenerlo. Una vera e propria macchina da guerra che fa suo il match e che conquista con merito il pass per le semifinali. Da segnalare una gestione deficitaria delle mischie da parte dell'arbitro francese Garces.
E' l'Australia che parte meglio e mette subito alle strette l'Inghilterra che però oppone una grande difesa. Si gioca a ridosso dei 22 metri inglesi ma i wallabies smuovono il tabellone solo al 12' con un piazzato di Lealiifano. Reazione del XV allenato da Eddie Jones che si piazza nella metà campo avversaria e che in pochi minuti piazza un uno-due terrificante con Jonny May che marca due mete tra il 17' e il 22', la seconda “figlia” di un intercetto. Il match è di grandissima fisicità e i piazzati di Farrel da una parte e Lealiifano dall'altra portano le squadre al riposo sul 17 a 9. Inizio di secondo tempo un po' più confuso e ad approfittarne è l'Australia che va in meta con Koroibete già nei primissimi minuti e si porta a -1. L'Inghilterra però si riorganizza subito, si ricompatta e al 46' trova una marcatura pesantissima con Sinckler. Inglesi che riprendono in mano il bandolo della matassa e la punizione con cui Farrell al 51' riporta il XV di Sua Maestà a +10 è una vera mazzata. Wallabies che non mollano, danno vita a una lunghissima azione a ridosso della linea di meta avversaria ma l'Inghilterra è di una solidità fisica e mentale spaventosa e non concede nemmeno un punto. Punti che invece Farrell raccoglie qualche minuto dopo con una punizione che mette di fatto la parola fine al match. Da registrare la meta di Watson su intercetto al 76'. Al fischio finale il tabellone dice Inghilterra-Australia 40-16

Inghilterra: 15 Elliot Daly, 14 Anthony Watson, 13 Henry Slade, 12 Manu Tuilagi, 11 Jonny May, 10 Owen Farrell (c), 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 Sam Underhill, 6 Tom Curry, 5 Courtney Lawes, 4 Maro Itoje, 3 Kyle Sinckler, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola

A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Joe Marler, 18 Dan Cole, 19 George Kruis, 20 Lewis Ludlam, 21 Willi Heinz, 22 George Ford, 23 Jonathan Joseph
Marcatori
Mete: May (17', 21'), Sinckler (46'), Watson (76')
Conversioni: Farrell (18', 22', 47', 77')
Punizioni: Farrell (29', 51', 65', 73')

Australia: 15 Kurtley Beale, 14 Reece Hodge, 13 Jordan Petaia, 12 Samu Kerevi, 11 Marika Koroibete, 10 Christian Lealiifano, 9 Will Genia, 8 Isi Naisarani, 7 Michael Hooper (c), 6 David Pocock, 5 Rory Arnold, 4 Izack Rodda, 3 Allan Alaalatoa, 2 Tolu Latu, 1 Scott Sio

A disposizione: 16 Jordan Uelese, 17 James Slipper, 18 Taniela Tupou, 19 Adam Coleman, 20 Lukhan Salakaia-Loto, 21 Nic White, 22 Matt To’omua, 23 James O’Connor

Marcatori
Mete: Koroibete (42')
Conversioni: Lealiifano (43')
Punizioni: Lealiifano (13', 25', 40')

Nuova Zelanda-Irlanda 46-14
A Tokyo gli All Blacks impongono il loro sigillo contro una Irlanda incapace di mettere un qualche freno a uno strapotere che è sembrato essere soprattutto mentale.
Gara che parte più contratta rispetto al precedente quarto di finale: Irlanda subito determinata ma più preoccupata di prendere le misure ai neozelandesi e senza nessuna fretta di affondare il colpo. Tuttineri più propositivi ma frenati dall'organizzazione del XV in maglia verde. All Blacks che sono comunque i primi a smuovere il tabellone con una punizione di Mo'unga al 6'. L'inerzia del match è comunque quella e al 14' arriva la meta di un Aaron Smith velocissimo ad approfittare di un buco nella retroguardia avversaria, favorito – va detto – anche da una entrata laterale di Brodie Retallick ch non viene sanzionata: campioni del mondo uscenti avanti 10 a 0. Irlanda che subisce il colpo e che al 20' marca la seconda meta, sempre con Smith. Nuova Zelanda che ha saldamente in mano le redini del match contro una squadra avversaria che non ha idee chiare e che non riesce ad uscire dalla propria metà campo e al 31' arriva anche la terza meta con Beauden Barrett. Primo tempo che finisce sul 22 a 0. La seconda frazione prosegue sulla falsariga della prima con la Nuova Zelanda che contiene senza grossi problemi una Irlanda frastornata, pasticciona e ben al di sotto dei suoi normali standard. Al 48' la meta di Codie Taylor chiude la contesa sul passaggio del turno.
All'ora di gioco arriva la marcatura pesante di Matt Todd mentre otto minuti più tardi l'Irlanda riesce finalmente a smuovere il suo tabellone con la meta di Henshaw, al quale tre minuti dopo risponde Bridge. La meta tecnica irlandese al 76' (con cartellino giallo proprio a Todd) serve solo a rendere meno pesante il passivo. Poi la meta neozelandese conclusiva di Jordie Barrett.

Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Sevu Reece, 13 Jack Goodhue, 12 Anton Lienert-Brown, 11 George Bridge, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (c), 7 Sam Cane, 6 Ardie Savea, 5 Sam Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Nepo Laulala, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody

A disposizione: 16 Dane Coles, 17 Ofa Tu’ungafasi, 18 Angus Ta’avao, 19 Scott Barrett, 20 Matt Todd, 21 TJ Perenara, 22 Sonny Bill Williams, 23 Jordie Barrett
Marcatori
Mete: Aaron Smith (14', 20'), Beauden Barrett (31'), Taylor (48'), Todd (60'), Bridge (72'), Jordie Barrett (79')
Conversioni: Mo'unga (15', 21', 49', 73')
Punizioni: Mo'unga (6')

Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 Jacob Stockdale, 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray, 8 CJ Stander, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony, 5 James Ryan, 4 Iain Henderson, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Cian Healy

A disposizione: 16 Niall Scannell, 17 Dave Kilcoyne, 18 Andrew Porter, 19 Tadhg Beirne, 20 Rhys Ruddock, 21 Luke McGrath, 22 Joey Carbery, 23 Jordan Larmour
Marcatori
Mete: Henshaw (68'), meta tecnica (76')
Conversioni: Carbery (70')
Punizioni:​


 

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